Moretti dispiaciuto: “Poco fluidi e imprecisi in lunetta”
Il coach promuove l'atteggiamento mostrato dalla sua squadra ma sottolinea le sbavature che hanno portato alla sconfitta. Su Anosike: "Lo stiamo monitorando, quando starà bene tornerà in campo"
Si allunga la striscia negativa di Varese, che cede tra le mura amiche del Pala2A anche contro Avellino (77-79) nei tempi supplementari e perde così in casa per la prima volta in campionato.
«Abbiamo fatto una partita ottima dal punto di vista del sacrificio, dell’impegno, del lavoro di squadra ma ciò non è bastato. – E’ il primo commento amareggiato e a caldo di coach Paolo Moretti – A livello tecnico, al di là che gli episodi sono sempre determinanti, continuiamo però ad essere poco puliti offensivamente. Produciamo e maciniamo moltissimo gioco che però non è fluido e chiaro nelle nostre stesse menti e che non va quindi a buon fine. Inoltre abbiamo una bassissima percentuale ai tiri liberi che in partite così tirate influisce moltissimo, non solo sul punteggio ma anche sulla mentalità. Siamo in un momento in cui mancano i canestri e la fiducia in noi viene meno. Tutte le squadre hanno dei leader, e soprattutto nei momenti di difficoltà i nostri punti di riferimento devono esserlo».
Il coach commenta poi sibillinamente le condizioni di Anosike, presente in borghese alla partita contro la sua ex squadra: «Anosike è monitorato continuamente, e appena starà bene rientrerà in campo. Inutile fare discorsi teorici e dire – prosegue Moretti – se con lui la partita sarebbe andata diversamente. Il peso del giocatore è fondamentale ed evidente, però oggi tutti in campo hanno dato il massimo e per me va bene così».
Umore differente in casa Sidigas, con Stefano Sacripanti soddisfatto in particolare della mentalità della sua squadra: «In una partita vinta di così poco ai supplementari sono gli episodi che decidono. Da parte nostra abbiamo peccato nel numero di palle perse e nei rimbalzi lasciati a Varese, ma sono comunque contento perchè ci abbiamo provato fino all’ultimo rimanendo attenti e concentrati fino all’ultimo. Come ho fatto però notare con toni tranquilli alla squadra – continua il coach – quando si è a +3 bisogna fare fallo, e invece ancora una volta abbiamo lasciato agli avversari provare la così detta “bomba” che ci poteva costare due punti fondamentali nel proseguo del campionato».
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