Comincia con un’anteprima nazionale la nuova stagione artistica del Camponovo

Il nuovo inizio parte dalla musica: con una mostra in anteprima e sulla grande musica italiana attraverso Mogol e Donida e un'operetta in memoria di Giulio Ricordi

Riparte la programmazione culturale della Location Camponovo del sacro Monte,  e a guidare le offerte  colturali c’è un nuovo direttore artistico, Mario Chiodetti: giornalista, scrittore, attore, autore e collezionista.

Un nuovo inizio che parte dalla musica e da un’anteprima nazionale: con una mostra sulla grande epoca della musica italiana attraverso le opere dell’autore Mogol e del maestro Carlo Donida, ma anche una piece musical teatrale alla riscoperta di Giulio Ricordi, oltre a mostre dalla grande sensibilità artistica.

A illustrare la nuova gestione culturale della Location Camponovo oltre a Mario Chiodetti, c’erano il fotografo Enrico Scaringi, protagonista di una mostra fotografica, Monica Bettinelli Donida, nipote del grande maestro e presidente de “La Compagnia di Donida”, che proporrà, in anteprima per l’Italia, la prima grande mostra negli spazi museali di Camponovo, dedicata al maestro Carlo Donida e al paroliere Mogol, e Claudio Ricordi, pronipote del grande editore musicale Giulio Ricordi del quale si rappresenterà la pantomima “Pulcinella innamorato”.

La nuova stagione artistica al Camponovo

UNA MOSTRA CHE RIPERCORRE LA PIU’BELLA MUSICA ITALIANA

La mostre organizzate dall’Associazione “La Compagnia di Donida” sono dedicate alle carriere di Mogol e del maestro Carlo Donida.

Giulio Rapetti, in arte “Mogol” rappresenta il più importante autore di liriche che la musica italiana abbia mai avuto e i suoi testi hanno segnato, emozionando e affascinando, intere generazioni. In un percorso articolato in pannelli che espongono la sua discografia italiana in 45 giri è possibile ripercorrere la storia di ognuno di noi, attraverso le canzoni che hanno accompagnato la nostra vita e che tutt’oggi rappresentano un’ideale colonna sonora.

Carlo Donida Labati, vissuto per decenni in provincia di Varese (più precisamente a Portovaltravaglia, dove è scoomparso nel 1998) è stato definito l’autore del miglior jazz d’Europa; Lucio Battisti lo considerava il “suo Maestro”; Mogol lo ha sempre riconosciuto come “un genio della musica italiana”. Molti dei brani più eseguiti tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’70 portano la firma di Mogol-Donida, una coppia di artisti che ha avuto il suo naturale proseguimento artistico nel duo Mogol-Battisti. In un percorso articolato tra dischi, foto, spartiti e materiale inedito, si presenta la carriera artistica del Maestro: l’unico condiviso con la famiglia Donida.

Le mostre saranno allestite all’interno delle sale del Camponovo da sabato 1° aprile a martedì 2 maggio 2017 con inaugurazione alle 18.00 e visita guidata organizzata dal collezionista Daniele Sgherri; a seguire, cena con spettacolo musicale dedicato a Mogol – Donida con Massimo Luca (chitarrista storico di Lucio Battisti) importante esponente della musica italiana. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA

UN PULCINELLA INNAMORATO AL CAMPONOVO NEL NOME DI GIULIO RICORDI

Nell’ambito delle celebrazioni della figura dell’editore musicale Giulio Ricordi, del quale lo scorso novembre è stata posata la statua in largo Ghiringhelli a Milano, di fronte al Teatro alla Scala, Camponovo riproporrà il “Pulcinella innamorato”, uno tra i lavori più freschi e ispirati di Jules Burgmein, nome “d’arte” di Ricordi, nella riduzione per pianoforte a quattro mani, con una voce recitante.

Ad organizzare la serata, il progetto Giulio Ricordi:  «Si tratta di un progetto per ricordare l’uomo con cui la storia della Casa Editrice che contribuì al successo di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini e numerosi altri assume funzioni nuove di mecenatismo intelligente e avveduto, sconosciute ai predecessori» spiega Claudio Ricordi, coordinatore dell’iniziativa.

Le attività iniziali del Progetto hanno visto concerti, dischi, libri, tavole rotonde, mostre che hanno avuto lo scopo di contribuire a far conoscere Giulio Ricordi e, attraverso di lui, anche un periodo storico che ha espresso le figure musicali che hanno caratterizzato la storia della musica italiana. «Ora siamo alla seconda fase – spiega Claudio – con il restauro e la deposizione della statua del sciur Giulio in largo Ghiringhelli, la pulizia della sua tomba al Cimitero Monumentale, un concerto di sue musiche pianistiche, l’uscita della biografia di Giuseppe Adami del 1945 in prima ristampa, una pièce teatrale di Mario Chiodetti, la riproposta del “Pulcinella Innamorato” dello stesso Ricordi».

Il “Pulcinella innamorato” sarà preceduto, nella prima parte della serata, dalla Leggenda olandese “Rosette”, una suite drammatica per pianoforte a quattro mani, anch’essa scritta da Jules Burgmein nel 1898 con il testo di Paul Solanges, poeta e scrittore francese, traduttore del libretto di “Falstaff” e delle opere di Giacosa e Fogazzaro.

Le due pièce sono riproposte a cura del gruppo Grande Orfeo, gruppo musical-teatrale attivo da quasi vent’anni, che ripropone, a distanza di oltre un secolo, le musiche scritte da Giulio Ricordi per pianoforte e piccolo organico da camera (violino, violoncello e voce) e recuperate in anni di ricerche dal suo fondatore, Mario Chiodetti, appassionato collezionista di spartiti originali e libri riguardanti la figura di Giulio Ricordi e della sua casa musicale. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 02 Febbraio 2017
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