“Solo la cultura può salvarci dal populismo”
Nell'aula magna della sede comasca dell'Università dell'Insubria il rettore Coen Porisini ha aperto il XIX anno accademico
“Solo la cultura può fornire un argine al populismo crescente. Una cultura che sappia dare risposte sul piano identitario, sociale ed economico”.
La crisi politica internazionale è stata al centro del discorso del Magnifico rettore Alberto Coen Porisini in occasione dell’inaugurazione del diciannovesimo anno accademico dell’Università dell’Insubria. Nell’aula magna del Chiostro di Sant’Abbondio, alla presenza delle istituzioni politiche come il sindaco di Varese Davide Galimberti, delle forze dell’ordine, dei dirigenti della sanità e di esponenti della società economica e sociale, é stato aperto ufficialmente l’anno 2016/2017.
Al centro del discorso del rettore la crisi che sta mettendo in difficoltà la società è che sta minando il sistema culturale oltre che accademico: “E’ evidente che solo la cultura possa fornire strumenti per arginare la deriva populista altrimenti inarrestabile. Una cultura fondata sui concetti di progresso, di crescita , di innovazione, di formazione, di merito”
Ancora una volta, il mondo accademico varesino ha accusato di miopia la politica che non vuole investire nella ricerca, nel progresso, nella formazione dei giovani: “Mi rendo conto – ha commentato Coen Porisini – che quanto detto sin ora ho avuto modo di esprimerlo negli anni scorsi. L’effetto sortito da queste richieste da parte della politica è tale da farmi dubitare che ci sia qualcuno all’ascolto“.
Indifferenza ingiustificata davanti a un sistema che, nonostante tutto, continua ad avere un ruolo eccellente nel panorama internazionale e che proprio per questo vede i suoi giovani laureati migrare all’estero dove ottengono onori: “Quello che chiediamo è serietà – ha concluso il rettore – nell’affrontare i problemi della nostra società e nella valutazione dell’efficacia delle risposte. Fino ad oggi abbiamo visto solo un mix di disinteresse, analisi semplicistiche e tentativi di risposte inadeguate”.
L’analisi delle tappe raggiunte delI’Insubria è spettata al protettore vicario Giuseppe Colangelo che ha snocciolato gli sforzi di crescita nei diversi ambiti: formativo, residenziale, di sinergie. “L’Insubria ha assunto una maggiore importanza che la porta a configurarsi sempre più come istituzione centrale della lunga filiera formativa”.
Al termine della cerimonia, allietata dal coro accademico, è stata assegnata l’onorificenza dell’Insubria che ha visto premiare l’imprenditore tessile comasco Graziano Brenna.
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