Per scoprire il falso d’autore ci vuole un matematico

Il 6 e 7 marzo a Villa Toeplitz si parlerà di matematica applicata alle immagini. L'evento è organizzato dAlla Riemann international school of mathematica e dall'università dell'Insubria

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Esiste un nesso tra matematica e restauro o tra numeri e falsi d’autore? La risposta è sì e proprio al tema della matematica applicata alla analisi e ricostruzione delle immagini è dedicato il decimo evento internazionale organizzato dalla Rism, Riemann International School of Mathematics, il settimo nella nuova sede di Varese, con la collaborazione del dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria e del dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano.

Lunedì 6 marzo, dalle ore 14.30, e martedì 7 marzo, a partire dalle 9,30, a Villa Toeplitz, Varese, è in programma il workshop: “Mathematical Methods for Digital Image Analysis and Processing”. L’evento è organizzato dai professori Daniele Cassani e Marco Donatelli del dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell’università degli studi dell’Insubria e dal professor Franco Tomarelli del Politecnico di Milano. Darà il via ai lavori il direttore del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia, professor Stefano Serra Capizzano. Sei relatori provengono da centri di ricerca europei e tre da Università italiane: Maïtine Bergounioux (Université d’Orléans et CNRS); Maurizio Falcone (Università di Roma “La Sapienza”); Massimo Fornasier (Technische Universität München); Antonio Leaci (Università del Salento); Antonio Marquina (University of Valencia); Simon Masnou (Université Lyon 1 et CNRS); Serena Morigi (Università di Bologna); Ronny Ramlau (Johann Radon Institute); Samuli Siltanen (University of Helsinki).

«L’analisi e ricostruzione delle immagini è un argomento di particolare interesse nel settore industriale, che ha recentemente investito molto in questa direzione, sul piano internazionale, anche nella ricerca di base. Infatti, gli ambiti di applicazione sono numerosi: dalla ricostruzione di immagini frammentarie, al riconoscimento di falsi d’autore e alla diagnostica clinica per immagini» spiega Cassani, direttore della Rism.

«Le immagini digitali che manipoliamo con cellulari e computer, sono in realtà “discretizzate”, cioè costruite attraverso un processo di campionamento spaziale e di quantizzazione della luminosità: – aggiunge  Tomarelli – l’immagine reale (analogica) è suddivisa in piccoli rettangoli (i pixels), a ciascuno dei quali è assegnato un numero (o più numeri, nel caso delle immagini a colori) ottenuto utilizzando la media della luminosità nel rettangolo. A partire dalla metà degli anni ’80, nella elaborazione d’immagini sono stati utilizzati strumenti di varie discipline, tra le quali ricordiamo il calcolo delle variazioni, le equazioni alle derivate parziali e l’analisi numerica. Il convegno è dedicato ai recenti risultati teorici connessi all’analisi di immagini ed alle applicazioni di tali metodi nella ricostruzione dei contorni in immagini deteriorate: segmentazione, inpainting e fotogrammetria».

«Questo workshop sull’analisi e l’elaborazione di immagini è cofinanziato dal progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) del Miur su “Structured Matrices in Signal and Image Processing (SMaSIP)” da me coordinato – sottolinea Donatelli -. L’argomento trattato è di estremo interesse e attualità nell’ambito della matematica applicata dove l’Università degli Studi dell’Insubria ha un ruolo a livello internazionale».

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Pubblicato il 02 Marzo 2017
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