“Basket una scuola vita”, premiato lo striscione più bello
Si è conclusa oggi la 15a edizione del progetto scolastico della Pallacanestro Varese, da quest'anno impegnata anche con l'alternanza scuola-lavoro. Il club si doterà della certificazione ISO9000
Quindici anni alle spalle, altrettanti all’orizzonte con qualche novità interessante che – garantiscono gli organizzatori – farà altrettanta strada. Si è conclusa oggi – mercoledì 7 luglio – l’edizione 2016-17 di “Basket, una scuola di vita”, il programma voluto da Pallacanestro Varese e sponsorizzato da Teva, che entra nelle scuole del territorio e permette ai più giovani di assistere alle partite e a conoscere da vicino i giocatori biancorossi.
Il premio finale, per questa stagione, è andato alla scuola primaria “Fermi” di Cavaria, grazie allo striscione realizzato dalle classi 2a e 3a ed esposto al PalA2a in occasione di un match interno della Openjobmetis. Lo stesso stendardo srotolato anche oggi per le foto di rito sul parquet di Masnago, dove gli studenti sono stati accolti da dirigenti e collaboratori biancorossi.
A condurre la cerimonia è stata Raffaella Dematté, da sempre coordinatrice del progetto dedicato ai giovanissimi tifosi: è toccato a lei rimarcare anche la novità messa in pista in questa stagione, quella dell’alternanza scuola-lavoro. Un gruppo di studenti delle scuole superiori (Maria Ausiliatrice e Istituto Einaudi di Varese e – la delegazione più numerosa – Liceo Stein di Gavirate) ha svolto uno stage nella struttura della Pallacanestro Varese, affiancando i dipendenti nel lavoro quotidiano dietro le quinte della squadra di Serie A.
«Un’esperienza che era all’esordio, grazie al supporto di Giovanni Todisco, ma che ripeteremo negli anni a venire, perché un progetto è tale solo se gli viene garantita una vera continuità» ha sottolineato Dematté.
Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti delle altre realtà che hanno patrocinato “Basket una scuola di vita”. Il Comune è intervenuto con il vicesindaco Daniele Zanzi, la Fip con il consigliere provinciale Alessandro Macchi, mentre Marco Caccianiga ha vestito i (suoi) panni di delegato provinciale del Coni. «Non è propriamente vero che lo sport fa bene e insegna a crescere – ha detto Caccianiga nel suo intervento – Può fare bene e può insegnare a crescere se istruttori e allenatori sono persone qualificate e attente al ragazzo. Il Coni sta lavorando molto su questo versante, e il progetto di Pallacanestro Varese è significativo in questo senso».
Saluti finali appannaggio invece di Fabrizio Fiorini, l’amministratore delegato di Pallacanestro Varese, che ha rappresentato la dirigenza del club. Proprio per sua iniziativa è stata anticipata un’ulteriore mossa extra-campo: quello di dotare il club della certificazione ISO9000 per la quale è già in atto la raccolta dei dati necessari. A fine mese l’iter sarà completato e presentato al pubblico.
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