Il cuore economico del Paese è anche nei Faberlab
Il matematico Angelo Guerraggio è intervenuto al centro di fabbricazione digitale per presentare il libro "Con la testa tra le nuvole?" (Il Mulino)
«Il cuore economico del Paese non è più solo nelle fabbriche è anche nei Faberlab». La dichiarazione di Angelo Guerraggio, ordinario di matematica all’Insubria e direttore del Pristem all’università Bocconi di Milano, è arrivata al termine della presentazione del libro “Con la testa fra le nuvole?” (il Mulino) al Faberlab di Tradate, centro di fabbricazione digitale di Confartigianato imprese Varese. «Iniziative innovative come questa – ha continuato il docente universitario – un tempo non venivano considerate perché il mainstream andava in altra direzione e quindi rimanevano delle esperienze ai margini. Oggi non è così».
Guerraggio ha fatto un’analisi del sistema italiano, partendo dal fatto che il Paese non è mai stato capace di capitalizzare l’eredità culturale e innovativa di personaggi straordinari, come per esempio l’imprenditore Adriano Olivetti ed Enrico Mattei, fondatore di Eni, entrambi protagonisti del miracolo economico postbellico . Senza parlare poi di un patrimonio di studiosi, in particolare matematici e fisici, amati più all’estero che in Italia. «Se nel dopoguerra avevamo le pezze sui pantaloni e siamo riusciti a diventare una potenza mondiale – ha detto il matematico – qualche buona ragione ci sarà». E tra queste buone ragioni c’è anche il prezioso contributo dei matematici.
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