Giuseppe Armocida in pensione: uomo di cultura e impegno
Il ritratto di Pier Fausto Vedani dell'ex presidente della Società Storica Varesina, docente universitario e assessore della prima giunta Fumagalli
Varese ha una bella tradizione di studi storici, sono molteplici le testimonianze che risalgono nel tempo, ma la città ha allevato o accolto storici di profilo che l’hanno onorata e la onorano con lavori importanti in settori molto diversi.
Uno di questi grandi personaggi della cultura è Giuseppe Armocida, presidente della Società Storica Varesina, ma riferimento nel mondo accademico nazionale come docente di storia della medicina all’Università dell’Insubria.
Concludendo Armocida la sua carriera di insegnante viene festeggiato da compagni e amici del viaggio nel mondo della cultura, segnatamente della formazione professionale dei medici attraverso tappe e svolte della cura della salute nell’arco di secoli.
A questo significativo tributo partecipa idealmente tutta la città che ha avuto modo di conoscere meglio e di apprezzare di più Giuseppe Armocida come assessore alla cultura nella prima Giunta Fumagalli di Palazzo Estense.
Silenzioso, non ha mai amato le parole inutili, concreto e ricco di una discrezione mai ostentata, Armocida pur essendo un esperto di alto profilo di vari ambiti culturali, non è mai montato in cattedra, non ha ostentato la sua preparazione riuscendo sempre a coinvolgere e a mettere a loro agio tutti gli interlocutori.
L’Università gli deve molto, non ha potuto nominarlo rettore perché per pochi giorni non aveva l’età richiesta per l’incarico,ma da “prof” Armocida ha risposto ampiamente alle attese.
Abbiamo avuto all’Insubria una generazione di docenti davvero super e al Circolo tutti i medici impegnati in un grande servizio alla comunità.
Gente indimenticabile che ha anche voluto bene alla comunità e che non sempre abbiamo contraccambiato, distratti o umiliati dal declino culturale della sanità dovuto alla sua trasformazione in una azienda nella quale gli utili sono diventati i risparmi sulla pelle dei cittadini e di medici e infermieri.
Giuseppe Armocida ci ha sempre voluto bene come medico e uomo di cultura, studioso, assessore, cittadino. Gli abbiamo chiesto molto, ci ha dato moltissimo. E’ ancora giovane, ha lasciato l’insegnamento, avrebbe diritto al riposo, ma è forte la tentazione di chiedergli un altro contributo a favore di Varese.
Avremmo anche la garanzia della assoluta lontananza di Armocida dalla politica. E’ sempre stata pari a quella per il denaro.Varese può permettersi di perdere un uomo così?
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