
Intervento al cuore saltato: non per mancanza di fondi ma di specialisti
Dopo la denuncia di una lettrice per i ritardi nell'intervento al padre cardiopatico, il direttore sanitario spiega l'equivoco legato alla "mancanza di risorse"

Dopo la denuncia di una lettrice attraverso le nostre pagine, il direttore sanitario dell’Asst Sette Laghi Carlo Alberto Tersalvi fa chiarezza su quello che, probabilmente, è stato un equivoco provocato da una situazione complessa e delicata.

In merito alla lettera della sig.ra Roberta Cattaneo pubblicata oggi, si ritiene necessario dare alcune precisazioni sul percorso e la problematica di salute del padre:
La diagnosi emersa dal ricovero effettuato lo scorso aprile evidenziava un quadro serio di compromissione cardiaca con diverse copatologie.
Gli esami effettuati durante il ricovero e in particolare la TC del torace hanno confermato la complessità del caso che è stato anche discusso dall’equipe cardiologica e cardiochirurgia con indicazione all’esecuzione di un Angio-TC eseguita a poca distanza dalla dimissione del paziente.
Il risultato confermava un quadro tale da candidarlo a TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation) cioè all’impianto di valvola aortica, procedura ad elevata complessità e riservata a un numero estremamente selezionato di pazienti.
Il paziente è stato quindi messo in lista per l’intervento, ma data la terapia che stava seguendo, si è dovuto attendere un periodo necessario alla corretta preparazione alla procedura. Nel colloquio avuto con il medico il giorno 3 luglio lo stesso gli riferiva che si stava organizzando l’equipe per l’intervento, ma che c’era qualche difficoltà per il reperimento delle professionalità coinvolte. Questo tipo di procedura infatti prevede la partecipazione di diverse figure professionali ad altissima specializzazione.
Nella complessità dell’organizzazione, è evidente che il medico non è riuscito a spiegare bene la situazione alla signora. Infatti sia il riferimento all’angiografo rotto non corrisponde al vero ( nei giorni precedenti c’erano strati alcuni problemi tecnici prontamente affrontati e risolti) sia il riferimento alle risorse economiche è inesatto poiché i fondi per le attrezzature e quelli per l’acquisto delle valvole sono su due capitoli di spesa diversi e finanziati da Regione in base alle necessità stimate dall’ASST attraverso il bilancio preventivo.
In particolare, il numero di valvole è determinato dal consumo storico e dalle previsioni fatte insieme ai clinici. Ad oggi più della metà della quota prevista è ancora disponibile.
Non esiste quindi nessun problema di risorse economiche né di disponibilità da parte dei medici coinvolti, ma solo la preoccupazione che l’intervento venga effettuato nei tempi e nei modi più opportuni e di sicurezza per la salute del paziente.
Rimaniamo a disposizione della signora per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti
Il Direttore Sanitario ASST Sette Laghi
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