Dal Brennero all’Ungheria in bicicletta, il viaggio di Marco
Dal 16 agosto fino al 2 settembre percorrerà 4 stati e toccherà 4 laghi molto diversi tra loro. Un viaggio in solitaria di circa 1700km e +17.000m di dislivello
Il varesino Marco Zanini ci racconterà il suo viaggio in Ungheria, in bicicletta. Dal 16 agosto fino al 2 settembre percorrerà 4 stati e toccherà 4 laghi molto diversi tra loro: Garda, Bled, Balaton e i laghi artificiali lungo il fiume Drava (Varaždin e Dubrava). Un viaggio in (quasi) solitaria di circa 1700km e +17.000m di dislivello (non seguendo sicuramente la strada più comoda) dal Brennero a Trieste, attraversando Slovenia, Ungheria, Croazia.
Tappa 00
Come Kierkegaard che ha elaborato i suoi migliori pensieri camminando a Copenhagen, mi piace pensare che sia stata la bicicletta per le vie (e le salite!) di Varese l’innesco delle mie riflessioni.
(voi penserete: “esordisce già bene, inizia subito con le citazioni da saputello”…insomma…ammetto che conosco Kierkegaard grazie al professore di filosofia dell’istituto per geometri che ho frequentato, la cui frase più apprezzata negli anni è stata: “chiudete la finestra che entra la Siberia”)
Sono Marco, faccio l’architetto, ma mi piace definirmi generalista ed entusiasta del paesaggio. Mi ritengo un attivista (mi si passi il termine) perchè da quando mi sono trasferito a Varese ho cercato di promuovere iniziative che vedevo accadere fuori e che avrei voluto anche qui: per esempio una ciclofficina popolare Cyclhub, del cui account facebook mi approprierò per raccontare il viaggio di cui sto per parlare, VA’rese microvalorizzazione del quotidiano, un collettivo di giovani professionisti/cittadini che tentano di vedere la propria (bella) città con occhi nuovi e infine Casamatta con Legambiente per la ri-nascita dei Mulini di Gurone.
Ho 30 anni e sto per fare un viaggio in bicicletta che è un pretesto per sviluppare un fotoreportage sui laghi e sul loro rapporto con le città: tema del corso di cui sarò assistente il prossimo semestre, all’interno del nuovo corso di laurea di architettura del paesaggio al Polimi.
Dal 16 agosto fino al 2 settembre percorrerò 4 stati e toccherò 4 laghi molto diversi tra loro: Garda, Bled, Balaton e i laghi artificiali lungo il fiume Drava (Varaždin e Dubrava).
Un viaggio in (quasi) solitaria di circa 1700km e +17.000m di dislivello (non seguendo sicuramente la strada più comoda) dal Brennero a Trieste, attraversando Slovenia, Ungheria, Croazia, alla ricerca del bello, che in bici si riesce ad afferrare con più facilità, e che mi piacerebbe condividere con voi, perché come scriveva Christopher McCandless in Into the Wild “la felicità è vera solo se condivisa”.
P.S. Sembra un’impresa matta andare in bici in Ungheria, ma se guardate la mappa vi renderete conto che dista quasi come andare a Roma: più o meno la stessa distanza del viaggio di 2 anni fa lungo la via francigena dove qui potete leggere il diario…
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