Longhini (Fi): “Strisce blu fuorilegge?”

Il consigliere di Forza Italia critica il provvedimento e cita le sentenze del tar

forza italia varese

Riceviamo e pubblichiamo

Negli ultimi giorni a Varese sono comparse strisce blu praticamente ovunque: Sacro Monte, zona stazioni, Viale Belforte, Biumo Inferiore, zona Ospedale del Ponte, Casbeno, etc etc. Dopo esserci battuti in ogni modo per impedire a questo scellerato piano sosta di vedere la luce ottenendo, almeno, il pass rosa (possibilità di posteggiare gratuitamente) per donne incinte e neomamme e alcuni stalli bianchi nei pressi degli esercizi commerciali per soste fino a 30 minuti, siamo arrivati alla situazione attuale in cui le scelte della Giunta sono sotto gli occhi di tutti e stanno provocando le legittime proteste dei cittadini.

Ma ancora molte domande restano senza risposta. Ad esempio perché tutto questo è avvenuto ad Agosto? Volevano forse i nostri amministratori far passare sotto silenzio i 1880 nuovi posti blu a pagamento approfittando del periodo dedicato alle vacanze? Se questa era l’intenzione, non si illudano: i varesini non sono certo distratti e sanno bene cosa li aspetta alla ripresa delle attività.

Ma una domanda ancora più importante (sollevata anche dai referenti varesini di Rivoluzione Cristiana) è rimasta senza risposta. Una recente sentenza del tar Liguria ha ribadito che per creare nuove soste a pagamento deve essere garantito un equilibrio con quelle gratuite, pena la nullità di eventuali sanzioni. Ebbene: questo equilibrio, con la sostituzione in blocco delle strisce bianche con quelle blu, a Varese è stato rispettato?

E se, come pare, così non fosse, qual è la delibera che giustifica tale cambiamento e che deve contenere un’analisi ad hoc dei flussi di circolazione stradale e dell’impiego delle infrastrutture? E’ sufficiente, a tal fine, la delibera del 29/3/2017 che modifica la perimetrazione delle zone a rilevanza urbanistica nelle quali sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico individuando, tra l’altro, quale “zona a rilevanza urbanistica del centro città” il comparto delle stazioni, l’Ospedale del Circolo e del Ponte, l’Aspem, la sede territoriale della Regione Lombardia, la stazione di Casbeno, la sede di Provincia e Prefettura, la Questura, un cospicuo numero di plessi scolastici, la sede dell’Archivio di Stato, la sede degli Uffici Finanziari, l’Asl, la sede dell’Arpa, la piscina comunale, il Tribunale?

Un elenco di luoghi che, come appare evidente a tutti i varesini e a chi vive la città per studio, lavoro o divertimento, vanno ben oltre i confini del centro storico, sconfinando nei quartieri di Varese come Giubiano, Belforte, Biumo e Casbeno. Ma forse è questa l’attenzione ai rioni di cui il sindaco ha tanto parlato in campagna elettorale: assimilarli al centro solo per far pagare di più i parcheggi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Agosto 2017
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