L’antifascismo ai tempi di Ventotene
Incontro a GlocalNews dove si intrecceranno giornalismo d’inchiesta e storia contemporanea
Antifascismo e universo segregazionista.
Giusti tra le Nazioni – perché salvatori di ebrei perseguitati dalle Leggi razziali – e “confinati” nelle tante prigioni disseminate lungo la penisola.
Modi differenti di opporsi ad un regime.
Esiste un fil rouge fra questi elementi, magari anche legati alle esperienze antifasciste varesine? Anche questo sarà uno spunto per affrontare la mattinata a cavallo fra storia e grande giornalismo d’inchiesta che si terrà nel corso di Glocal2017 ed in programma per il prossimo 18 novembre, sabato, dalle 9 alle 11 alla sala Montanari.
I due bandoli della matassa saranno tenuti da altrettanti personaggi di spicco della cultura e del giornalismo varesino: l’accademico Robertino Ghiringhelli, storico delle dottrine politiche e docente all’Università del Sacro Cuore di Milano, e Pier Vittorio Buffa, con un passato romano a Repubblica e al gruppo l’Espresso ma conoscitore e frequentatore della nostra provincia, giornalista che ha scritto una sorta di Spoon River legato alle isole di Ventotene e Santo Stefano.
“Non volevo morire così” (aprile 2017, Editore Nutrimenti) è infatti il canovaccio attorno al quale si svilupperà il tema: agli interventi dei due relatori si intervallerà la lettura di brani del libro, testimonianze degli internati nelle colonie penali costruite dai Borbone e impiegate dal Regno d’Italia e dal regime fascista poi, per chiudere nei primi anni ’60.
Da wikipedia: Isola di Santo Stefano (foto) – Isola di Ventotene
Sono le vite di uomini che riposano nel piccolo cimitero di Ventotene; e le storie di chi suo malgrado soggiornò nell’isola conosciuta come il laboratorio dove si formò un solido gruppo di fondatori dell’Italia rinata alla democrazia: Sandro Pertini, Ada ed Ernesto Rossi e Altiero Spinelli tra i tanti che lì conobbero carcere e follia del Ventennio.
L’evento è in collaborazione con l’Istituto Calogero Marrone, sezione di Varese.
Una mattinata dedicata alla cultura in un campo dove storia contemporanea e giornalismo si confronteranno, toccandosi attraverso tecniche di narrazione e verifica delle fonti; discipline che si mischiano nell’uno e nell’altro campo, coinvolgendo il pubblico.
L’incontro è aperto a tutti, con un registro culturale indicato a studenti delle scuole superiori, operatori della comunicazione, e appassionati di storia contemporanea.
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