Vittore Frattini, 80 anni vissuti da artista
I figli, i nipoti, la famiglia, gli amici artisti e i rappresentanti istituzionali erano con lui a Villa Panza dove si è tenuta una serata di festa e la presentazione del libro "Vittore Frattini. Nulla dies sine linea" (Nomos Edizioni)
Era emozionato Vittore Frattini e non solo per i suoi 80 anni. I figli, i nipoti, gli amici artisti, tra cui Rosita Missoni e Silvio Raffo, erano con lui a Villa Panza dove si è tenuta una serata di festa che ha dato un senso compiuto al suo lungo percorso artistico. Un gradito ritorno sul colle di Biumo, luogo di bellezza classica e avanguardia artistica, dove Frattini ha trovato spesso, per sua stessa ammissione, una fonte di ispirazione.
Noi siamo ciò che connettiamo e Frattini ha connesso molti mondi continuando a sperimentare contaminazioni inesplorate. Alla presentazione del libro “Vittore Frattini. Nulla dies sine linea” (Nomos Edizioni), che ripercorre questi 80 anni di ricerca artistica, c’era un’intera comunità, compresi i rappresentanti istituzionali tra cui il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il consigliere regionale Luca Marsico e il sindaco di Varese Davide Galimberti.
Frattini non ha trascorso “nessun giorno senza una linea” (frase attribuita da Plinio al pittore greco Apelle) perché nella sua vita c’è una doppia continuità, artistica e famigliare, come ha sottolineato il critico d’arte Philippe Daverio – curatore della prefazione del libro per gli 80 anni – nel catalogo Astratto/Concreto del 2002: «Frattini è figlio di Frattini, nel senso autenticamente genetico del termine perché suo padre fu scultore di talento vero nell’ambito della scultura figurativa del Novecento e lui è plastico altrettanto concreto in un cosmo che si usa chiamare astratto forse solo per convenzione interpretativa».
Una vita d’artista che rappresenta un collegamento essenziale con la cultura espressa dal territorio, che ha in Renato Guttuso, Piero Chiara e soprattutto in Giuseppe Panza di Biumo i suoi punti di riferimento. Collegamento che si esprime anche sul piano umano, come ha sottolineato il conte Panza in “Ricordi di un collezionista”: «Frattini è anche una persona generosa, che partecipa con entusiasmo a tutte le iniziative che giudica positive. Spesso alcuni artisti sono corrosi dalla gelosia, creano ostacoli quando le iniziative di altri non sono a loro favore».
Generosità che la città, gli amici e gli artisti non hanno mai dimenticato.
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