Openjobmetis, non basta mezza impresa. Bologna vince ma Varese farà reclamo

Senza Waller e Hollis Varese porta all'overtime la Virtus. E con Ferrero e Okoye fuori per falli si arrende a un super Gentile. Decisiva una decisione "televisiva" degli arbitri nel finale (85-90)

tyler cain basket

La sfida tra Openjobmetis e Virtus Bologna rischia di allungarsi ben oltre i 45′ disputati sul parquet di Masnago. Una gara bella, vibrante, emozionante e apertissima decisa però anche da una decisione degli arbitri contestata dai biancorossi che non l’hanno mandata a dire («alla fine hanno deciso chi doveva vincere e chi doveva perdere» ha detto Caja a caldo) e che faranno ricorso, come ha anticipato a VareseNews il dg Claudio Coldebella. Un reclamo che molto probabilmente sarà respinto – la regola ammette i ricorsi sull’errore tecnico per le “errate assegnazioni dei punti” e non in casi come questi – ma che la società intende presentare ugualmente.

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Openjobmetis Varese – Segafredo Bologna 85-90 4 di 55

L’AZIONE CONTESTATA

Il giallo nasce a 48” dalla sirena finale con Bologna avanti di 2 punti (81-83) dopo una stoppata su Wells andato al tiro quando sul cronometro dei 24 c’erano ancora 5 secondi. A quel punto gli arbitri hanno consultato per lungo tempo l’instant replay (attraverso lo schermo a bordo campo) e alla fine assegnato la rimessa alla Segafredo.
Cosa è accaduto: nel corso dell’azione il crono dei 24 si è fermato ed è stato fatto ripartire dagli ufficiali di campo (i “giudici” seduti al tavolo, designati dalla Federazione) senza che il gioco fosse stato fermato. L’azione di Varese è quindi durata 29” ma nessuno sul campo se n’è accorto: i tre fischietti sono andati a ritroso e hanno considerato scaduto il tempo per il possesso mentre Varese – che non aveva colpe – chiedeva di riavere la palla per quei 5” indicati dal tabellone. E proprio su questo verterà il ricorso annunciato da Coldebella. Tra l’altro, sul possesso seguente, Gentile ha infilato la tripla che ha definitivamente spaccato la gara, terminata 85-90 per le “Vu Nere”.

Openjobmetis Varese - Segafredo Bologna 85-90

LA PARTITA

Varese era stata ammirevole durante tutta la partita, viste le premesse. Con Waller ko da mercoledì (distorsione al ginocchio) e Hollis messo fuori causa da un attacco influenzale in mattinata, la coperta già corta di Caja si è ridotta ulteriormente con il passare dei minuti visto che sia Ferrero sia Okoye – due grandi protagonisti della gara – sono dovuti uscire con cinque falli prima della fine dei tempi regolamentari. Con soli sei uomini a disposizione (più i ragazzini della panchina) la Openjobmetis ha comunque retto l’urto nel finale dei regolamentari, trovando uno sprazzo folle di Wells – 5 punti e una stoppata a Gentile sulla sirena finale – che fino a lì aveva lasciato molto a desiderare. Poi anche nell’overtime i biancorossi hanno comunque giocato a viso aperto pur con un assetto inedito (Cain e Pelle in campo insieme) e con un quintetto inventato sul momento, con Tambone e Natali accanto allo stesso Wells. Varese ha pure avuto un’occasionissima per spaccare la partita proprio con Tambone: il play romano ha prima messo una gran tripla, poi segnato in contropiede commettendo però infrazione di passi (fischio giusto degli arbitri) e vanificando il possibile +4. Testa a testa così prolungato fino alla fatidica decisione che ha fatto infuriare tutto il palazzetto.

Openjobmetis Varese - Segafredo Bologna 85-90
La stoppata di Wells al 40′

Nel corso della gara la Openjobmetis era stata brava a contenere con le poche armi a disposizione una Virtus certamente più “lunga” e dotata sia di talento sia di fisico. Caja ha prima accennato alla zona, poi è andato a uomo chiedendo ulteriori sacrifici ai suoi perché l’avvio bolognese (2-9 nei primi minuti) è stato veemente. Con il nuovo assetto Varese ha iniziato a ricucire, trovando un Ferrero ispirato in attacco e un Cain sempre attento a fare da ago della bilancia sotto i tabelloni. Azzerato il primo break bianconero la squadra di Caja ha messo più volte la testa avanti anche se Bologna ha sempre effettuato il controsorpasso e ha evitato fughe biancorosse. Merito soprattutto di un Alessandro Gentile spiritato in attacco: l’ala ha segnato 32 punti con 12/17 in avvicinamento e due triple, una delle quali assolutamente decisiva.
Doppiata sul 38-36 la boa del 20′ Ferrero e compagni hanno sofferto un parziale ospite di 7-0 al rientro sul campo; un po’ di pazienza e un paio di miracoli firmati Okoye hanno rimesso in scia Varese abile anche mettere di nuovo la freccia e chiudere 55-51 alla mezz’ora con slalom di Tambone.
Nell’ultimo quarto Caja ha dovuto centellinare Ferrero e Okoye mentre Ramagli ha risposto con Umeh e con il solito Gentile, abile ad annullare un nuovo +3 interno e a dare l’esempio ad Aradori, a segno dall’arco dei tre punti dopo diversi errori. La tripla di Ferrero è da canto del cigno (subito dopo il quinto, discutibile fallo) e così Bologna ha avuto l’occasione di chiudere i conti, ma un paio di liberi sul ferro e un improvviso risveglio di Wells (canestro da centro area, tripla dopo l’errore di Natali, magata difensiva su Gentile) ha mandato il match al prolungamento. Senza però fortuna per la squadra di casa che continua a vedere troppo da vicino il fondo della classifica.

Openjobmetis Varese - Segafredo Bologna 85-90
Il cubo sospeso sul parquet

INTORNO AL PARQUET

Giornata speciale, al di là di tutto, a Masnago. La gara disputata nell’inconsueto orario delle ore 15 (perdonateci, ma a noi questa collocazione fa girare le scatole) richiama sugli spalti un buon numero di tifosi compresi diversi sostenitori ospiti, ed era da anni che non si vedevano così tanti virtussini al PalA2a. Davanti agli occhi di tutti l’esordio del cubo interattivo griffato da Tigros, grandissima novità che cambia il panorama interno dell’impianto dedicato a Lino Oldrini. Tanti volti noti e addetti ai lavori tra il pubblico compreso il doppio ex Fabrizio Frates, mentre Andrea Meneghin era presente nelle vesti di telecronista. Caja ha dovuto fare a meno, come detto, di Waller ma anche di Hollis che è stato male in mattinata (non ci risultano versioni alternative) mentre Ramagli ha tenuto a riposo Lafayette che si era fermato due volte nei giorni scorsi. Quattro italiani su cinque nel quintetto della Segafredo, Varese che ha iniziato con Avramovic in guardia e Pelle da pivot titolare.

OPENJOBMETIS VARESE – V. SEGAFREDO BOLOGNA 85-90 (14-17, 38-36; 55-51, 74-74)

VARESE: Wells 13 (5-11, 1-3), Avramovic 8 (3-7, 0-2), Okoye 18 (4-9, 3-10), Ferrero 17 (4-5, 3-4), Pelle 6 (2-4); Natali (0-3 da 3), Tambone 9 (1-2, 1-3), Cain 14 (5-6). Ne: Bergamaschi, Seck, Parravicini. All. Caja.
BOLOGNA: S. Gentile 7 (0-4, 1-6), Aradori 17 (3-4, 2-5), A. Gentile 32 (12-17, 2-6), Baldi Rossi 10 (2-2, 2-6), Slaughter 5 (1-1); Umeh 12 (3-5, 2-4), Pajola (0-1 da 3), Ndoja (0-1, 0-2), Lawson 7 (1-2, 1-2). Ne: Berti, Lafayette. All. Ramagli.
ARBITRI: Biggi, Aronne, Morelli.
NOTE. Da 2: V 24-44, B 22-36. Da 3: V 8-25, B 10-32. Tl: V 13-21, B 16-23. Rimbalzi: V 43 (14 off., Cain 9), B 39 (12 off., Aradori 10). Assist: V 11 (Wells 4), B 15 (S. Gentile 8). Perse: V 16 (Avramovic 5), B 12 (Aradori 3). Recuperate: V 7 (Okoye, Cain 2), B 8 (Baldi Rossi 3). Usc. 5 falli: Ferrero, Okoye, Umeh. F. Antisportivo: Aradori. Spett.: 4.252. Incasso: 65.430.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Dicembre 2017
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