“Ho scelto di affrontare la vita con il sorriso e nulla potrà fermarmi”
Cinzia Cardia abita a Luino. Dopo la nascita della seconda figlia ha scoperto di avere la Sclerosi Multipla. La malattia ha cambiato la vita sua e della sua famiglia. È testimonial di Aism in piazza con la gardenia della ricerca
Sabato 3, domenica 4 marzo e giovedì 8 marzo in molte piazze italiane sarà possibile acquistare: “La gardensia dell’AISM”.
In occasione del 50esimo anno dalla fondazione, i fiori proposti nelle piazze italiane saranno due: alla ormai tradizionale gardenia si aggiungerà l’ortensia.
Testimonial di questa campagna di sostengo alle attività di AISM è Cinzia Cardia, una donna di Luino che racconta la sua vita e la sua vita con la sclerosi multipla:
«Mi chiamo Cinzia e sono una mamma, una moglie e una donna che da anni convive con una forma grave di SM. Da qualche tempo, a causa della progressione della malattia ho difficoltà a camminare e devo usare il deambulatore e la carrozzina.
Quando si manifesta, purtroppo, la sclerosi multipla non colpisce soltanto un individuo ma tante altre esistenze: nel mio caso, la malattia ha cambiato la mia vita, quella di mio marito e delle mie due figlie. Una mamma non vorrebbe mai essere causa del dolore dei propri cari: anche questo è il prezzo da pagare alla SM.
La diagnosi di SM è arrivata poco dopo la nascita di Virginia, la mia seconda bambina. I problemi alle gambe riscontrati in gravidanza non accennavano a diminuire e così decisi di approfondire con esami specifici. Vissi quel primo ricovero come un trauma: ricordo di essere scoppiata in lacrime quando lasciai la piccola di 5 mesi al papà e alla sorella maggiore per andare in ospedale. Per il tipo di accertamenti, dovetti rinunciare all’allattamento, per me uno dei momenti-chiave nella crescita dei bambini. In quel periodo Matilde è dovuta crescere in fretta e da allora mi ha sempre aiutato. Scherzando, dice che il vero pilastro della famiglia è lei, ma io non sono da meno con il bastone in una mano e l’aspirapolvere nell’altra!
Ogni tanto cado ma quando cado, rido. Anche con il decorso più duro della malattia non ho modificato il mio modo positivo di affrontare le difficoltà perché voglio essere un esempio per la mia famiglia. Non potendo più guidare come prima, ho cambiato l’auto e imparato a usare freno e acceleratore sul volante. Anche se ho dovuto rinunciare al lavoro che amavo tanto – ero assistente alla poltrona – oggi penso che in fondo posso trascorrere più tempo con le mie bambine. Adoriamo cucinare insieme, e la nostra speciale ricetta dei biscotti del sorriso è imbattibile. Da sola riesce a metterci di buon umore.
Il mio futuro? Ha i colori del lago, la nota di sfida della Straluino e l’allegria di un concerto di Vasco, come quello cui andrò con Matilde, la mia bambina più grande. Con lei e con Virginia continuerò a rendere speciale ogni occasione, come quando balliamo, io seduta in carrozzina e loro intorno a me, e la SM sparisce.
Ho scelto di affrontare la vita con il sorriso e nulla potrà fermarmi.
Le donne sono colpite dalla SM in misura doppia rispetto agli uomini. L’informazione corretta e tempestiva è fondamentale per conoscere i nostri diritti e sapere come reagire a una “sentenza” che spesso toglie il fiato. AISM è come un membro della mia famiglia. Tutti ci sentiremmo più soli se non avessimo l’Associazione al nostro fianco: condividere la mia esperienza mi fa stare bene, così come seguire l’attività fisica specifica, utile per essere autonoma a dispetto della rapida progressione della malattia.
La ricerca scientifica è l’unica via che abbiamo per fermare la SM perché da sola non si ferma, non regredisce, non smetterà di colpire tante altre vite».
Qui l’elenco delle piazze dove saranno in vendita ortensie e gardenie
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