Tumore alla prostata con la chirurgia robotica alla Mater Domini
L’Urologia di Humanitas Mater Domini si è recentemente dotata di “da Vinci X”, il primo sistema di questo modello installato in Lombardia
Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti passi avanti nel trattamento del tumore alla prostata: la chirurgia robotica e, in particolare, il robot da Vinci, rappresentano la piattaforma più evoluta per la chirurgia mininvasiva presente ad oggi sul mercato.
Il tumore della prostata, infatti, è tutt’ora uno dei più comuni tra gli uomini.
Il rischio di incorre in questa patologia è spesso correlato all’età: le possibilità di ammalarsi sono minime prima dei 40 anni, aumentano sensibilmente dopo i 50, mentre quasi due tumori su tre vengono diagnosticati in persone con oltre 65 anni.
L’aiuto del robot non sostituisce la professionalità del chirurgo, ma lo aiuta migliorando la qualità dell’atto chirurgico. Questa chirurgia robotica, mini-invasiva e precisa, offre molti vantaggi: piccole incisioni con migliori risultati estetici, minore necessità di trasfusioni, minor dolore post-operatorio, riduzione tempi di degenza che in molti casi vengono addirittura dimezzati e ripresa più rapida della normale attività.
L’Urologia di Humanitas Mater Domini si è recentemente dotata di “da Vinci X”, il primo sistema di questo modello installato in Lombardia, il secondo in Italia. Si tratta dell’unico sistema robotico che traduce in modo intuitivo i movimenti del chirurgo, azzerandone il fisiologico tremore. Il sistema permette, inoltre, una reale visione 3D, con una efficace magnificazione dei dettagli anatomici.
La chirurgia urologica robotica, inoltre, consente il trattamento di tumori al rene, di patologie ostruttive o malformative dell’uretere ed il trattamento, in casi selezionati, di patologie pelviche (es. prolasso vescicale).
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