Caja orgoglioso: “Energia pazzesca ma anche tanta lucidità”
Il coach della Openjobmetis fa i complimenti a tutta la squadra: "Ogni mio giocatore ha dato un contributo". Sacripanti (Avellino): "La differenza è stata nel primo quarto: Varese sprint, noi lenti"
«Sono molto soddisfatto, anzi di più». Esordisce così Attilio Caja nella sua disamina della partita che ha visto la Openjobmetis battere Avellino al termine di una gara godibile e piuttosto spettacolare.
«Abbiamo messo in campo una energia pazzesca ma anche una lucidità notevole in attacco, come dimostrano i 19 assist a fronte delle 12 palle perse. Avellino ha giocato da grande squadra, ha tirato con oltre il 50% da tre punti ma nonostante ciò siamo riusciti a vincere. Sono orgoglioso per la mia squadra, per quello che i ragazzi fanno in settimana: ho finito gli aggettivi per spiegare quanto sono stati bravi. Oggi da tutti ho avuto qualcosa di utile, anche da Ferrero che non è al meglio ma ha dato minuti di riposo a Vene. Avramovic ha fatto giocate importanti anche in difesa, e questo è ottimo in una gara in cui da tre ha sbagliato tanto, ma nel complesso hanno fatto bene tutti con Okoye superlativo, e non è la prima volta che Stan gioca in questo modo».
Il coach pavese non si lamenta di un metro arbitrale che forse, nel secondo periodo, ha dato una mano agli ospiti. «Questo modo di dirigere mi va benissimo, Avellino ha fatto quello che doveva fare quando si è trovata sotto, ha stretto di più in difesa, ha giocato corpo a corpo ma anche noi ci nutriamo spesso di questa aggressività difensiva. Se il metro è questo, a noi va bene e credo che abbiano arbitrato in maniera corretta».
Questa sera per Mario Delas era l’esordio casalingo e il croato, pur senza grandi cifre, ha prodotto giocate importanti: «Delas sta crescendo, sa giocare a pallacanestro e ha solo un problema di forma e di condizione fisica ma contiamo di averlo sempre meglio – conclude Caja – In una gara in cui Cain aveva problemi di falli e non era nella giornata migliore, Mario ci ha aiutato. Lo stesso discorso vale per Tambone che ha giocato bene quando l’ho chiamato in causa: ciò ha permesso a Larson di riprendere fiducia dopo un inizio difficile e anche lui nel finale ci ha dato cose importanti».
Sul fronte avellinese, ecco Pino Sacripanti che ha una sua spiegazione chiara per la sconfitta: «Varese gioca una buona pallacanestro, sono ben allenati e hanno un bel sistema come ho detto alla vigilia. Ma nel primo quarto la Openjobmetis ha fatto tutto con aggressività, in attacco, a rimbalzo e in difesa mentre noi abbiamo camminato. La differenza di energia nei primi 10′ è stata clamorosa e siamo andati a -12. Poi abbiamo iniziato a mettere più forza, siamo risaliti fino a un distacco recuperabile a metà gara e, secondo me grazie ai cambi di difesa, siamo riusciti a impattare e sorpassare. Ma quando si fa uno sforzo del genere per riaprire una partita, rimane difficile arrivare in fondo e lì Varese ci ha battuto».
Il coach ospite conclude: «La differenza è arrivata dalla grande aggressività di esecuzione da parte di Varese nel primo periodo. La OJM gioca una bella pallacanestro, ognuno sa cosa fare, hanno spaziature corrette. Abbiamo provato a metterli in difficoltà ma lo strappo è stato troppo ampio. Da parte nostra abbiamo Wells e Fitipaldo che da alcune partite stanno facendo bene ma viviamo un momento difficile nel ruolo di pivot perché ci manca N’Daye, Lawal è ancora indietro e Fesenko ha un ginocchio con problemi. Fatichiamo ad allenarci bene, abbiamo viaggi molto lunghi in coppa che non aiutano».
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