“In pronto soccorso, condizioni indegne di una città europea”
Il consigliere comunale Fabrizio Mirabelli torna a chiedere risposte al direttore dell'ospedale. Sembra imminente il tanto atteso incontro tra Galimberti e Bravi
Fabrizio Mirabelli, consigliere a Palazzo Estense, torna a sollecitare dichiarazioni ufficiali da parte dei vertici dell’azienda ospedaliera cittadina.
La nuova pesante denuncia contro la situazione difficile in cui si trova l’ospedale di Circolo di Varese è stato lo spunto per una riflessione da parte dell’esponente politico che da mesi aspetta un incontro con il direttore generale dell’Asst Callisto Bravi.
Sulla sua pagina Facebook viene rilanciata la necessità di un chiarimento: « Egregio Direttore Generale dell’Ospedale di Circolo-Fondazione Macchi, dott. Bravi, al Pronto Soccorso, continuano a verificarsi vergognosi disagi. Come sempre successo, con regolarità, dall’inaugurazione del monoblocco, costato più di 120 milioni di euro, avvenuta più di dieci anni fa.
Ciò avviene nonostante l’eroico impegno, riconosciuto da tutti, del personale medico e paramedico, costretto a lavorare, in prima linea, in condizioni indegne di una città europea. Ormai, è evidente che si tratta, di un problema di gestione. Lei che, tra le altre cose, dovrebbe garantire un funzionamento del Pronto Soccorso efficiente e conforme alle salate tasse che paghiamo noi cittadini cosa ha fatto e cosa sta facendo per risolvere questa problematica che, in barba a tutte le promesse che sono state fatte, non è stata mai risolta? Cosa ha fatto e cosa sta facendo Regione Lombardia, da cui dipende, in massima parte, la nostra sanità? Sarebbe interessante saperlo, perché è veramente intollerabile che quando i cittadini usufruiscono di una prestazione sanitaria ricevano, poi,a casa, una lettera con cui li si informa di quanto siano costati alla collettività, mentre nessuno si assuma mai la responsabilità dei malfunzionamenti della sanità. Quanto costano alla collettività questi reiterati disagi? Rimanendo in fiduciosa attesa di una Sua cortese risposta, colgo l’occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti».
Intanto dopo mesi di attesa di una risposta all’invito a presentarsi in Comune per parlare dei problemi dell’ospedale, qualcosa si muove sul fronte organizzativo. Inizialmente fallito per un’incomprensione tra le segretarie, l’incontro tra il sindaco Galimberti e il direttore generale Bravi sembrerebbe ormai imminente.
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