L’albero dei fazzoletti

Un posto d’onore tra gli alberi ornamentali dei nostri giardini spetta alla Davidia involucrata Baill, conosciuta come “albero dei fazzoletti” per quella pioggia di bianche appendici penzolanti dalla chioma, proprio come dei veri fazzoletti

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Un posto d’onore tra gli alberi ornamentali dei nostri giardini spetta, indubbiamente, alla Davidia Involucrata Baill, conosciuta come “albero dei fazzoletti” per quella pioggia di bianche appendici penzolanti dalla chioma, proprio come dei veri fazzoletti, che in realtà sono brattee, cioè foglie trasformate, che avvolgono comunissimi fiori di forma sferica.

Le davidie sono alberi bellissimi per portamento, per le foglie e per i famosi fazzoletti bianchi, morbidi ai refoli di vento e gioiosi nel contrasto del cielo azzurro. Questo albero fu scoperto solo nel 1869, in una remota regione dello Sichuan cinese dal celebre botanico e missionario francese Armand David.

Nel 1900 i primi semi della specie arrivarono in Europa e tra i primi a giungere in Italia vi era proprio quello dell’esemplare oggi radicato nel Giardino botanico di Villa Taranto sul Lago Maggiore.

Ma se l’esemplare sul lago Maggiore è bello, meraviglios è invece, per portamento e armonia, quello radicato in uno spettacolare giardino privato di Varese, Villa San Francesco, ai piedi del colle di Biumo Superiore. Il parco occupa una posizione preminente e importante nella geografia verde della città ed è parte di un complesso tra i più antichi e storici del territorio, che nel XIII secolo ospitava un convento francescano, uno dei primi fondato nell’Alta Italia.

Per più di cinque secoli il convento rappresentò un punto focale della storia e della vita religiosa varesina sino alla sua soppressione avvenuta nel 1786, quando l’imperatore Giuseppe II d’Asburgo emanò l’editto di alienazione dei beni religiosi. Il complesso andò incontro ad un decennio di abbandono finché, nel 1810, la proprietà fu acquistata dal conte Giorgio Clerici che iniziò la sistemazione della villa, in stile neoclassico.

Un parco romantico, un giardino incantato, vera oasi di pace che strega il visitatore, isolandolo dai rumori e dai fastidi della città, dove si possono trovare numerose specie di alberi maestosi e imponenti: faggi, lecci, querce da sughero, magnolie spoglianti e sempreverdi, camelie, pini scozzesi, peonie e glicini, in un tripudio di accostamenti, colori e profumi.

La Davidia è posizionata proprio al centro del vasto prato centrale, un esemplare di circa sessant’anni, un albero da vedere e incantarsi, affidato da decenni alle nostre cure e attenzioni dei professionisti di Fito-Consult che nel tempo hanno consolidato il rami più pesanti e sporgenti con cavi statici e periodicamente lo sottopongono a lavori di potatura con l’eliminazione del secco e leggeri tagli di ritorno.

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Pubblicato il 30 Aprile 2018
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