Garantisce gli stipendi ma non paga le ritenute, imprenditore assolto
Sentenza «storica» nei giorni scorsi al Tribunale di Varese. La difesa: «Altrimenti avrebbe chiuso»
«Ha preferito dare continuità e pagare un milione e seicento mila euro di stipendi in due anni, garantendo quindi sostegno alle famiglie dei dipendenti. E per farlo, per non chiudere, ha sacrificato le ritenute d’acconto previste dalla legge».
L’avvocato varesino Augusto Basilico spiega così, nell’estrema sintesi, l’esito della sentenza di qualche giorno fa che ha visto assolto un imprenditore varesino dal reato di mancato versamento delle ritenute di acconto ai propri dipendenti.
Il periodo contestato dalla procura – pm Toscani – era legato all’esercizio del 2012 e del 2013, due anni, «nei quali ai dipendenti è stato versato lo stipendio», ha spiegato Basilico.
L’impresa, attiva nel campo del gioco, non avrebbe versato circa 500 mila euro di contributi.
L’accusa chiedeva, con rito abbreviato, un anno di reclusione.
Il giudice Vitale ha invece assolto l’imprenditore perché “il fatto non sussiste”.
«È una sentenza importante, storica direi, la prima in Italia di questo tenore: sarà ora interessante leggere le motivazioni, tra 90 giorni – . ha spiegato Basilico – Un altro caso recente riguarda un’analoga decisione del tribunale di Milano, che mandò assolto un imprenditore ma per insufficienza di prove».
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Sarebbe utile precisare che l’imprenditore è stato assolto per quanto riguarda il reato penale ma comunque i contributi, se non li ha già versati, devono essere prima o poi pagati.