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La sequoia di Villa Recalcati
Il giardino di Casbeno presenta chiarissimi caratteri che distinguono le innumerevoli stagioni stilistiche attraversate, anche se poi prevale quella tardo-ottocentesca che siamo soliti definire “romantica”
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Il giardino di Casbeno presenta chiarissimi caratteri che distinguono le innumerevoli stagioni stilistiche attraversate, anche se poi prevale quella tardo-ottocentesca che siamo soliti definire “romantica”.
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Ne sono una palese testimonianza le conifere esotiche che a quel tempo rappresentavano una vera moda e tra queste a fare la parte della regina è una bellissima sequoia, che certo non poteva mancare in un luogo tanto prestigioso.
La sequoia gigante, originaria della californiana Sierra Nevada, arrivò in Europa non prima del 1853, smentendo così tutti coloro che, di fronte a tanta maestosità, si avventurano in datazioni di pura fantasia.
L’esemplare di Casbeno, radicato nella parte alta del giardino, è da datarsi ai primi del secolo, la “belle époque”, periodo di massimo splendore e frequentazione del Grand Hotel, epoca in cui si curava molto anche l’arredo vegetale, cercando di dare ai luoghi un tocco di esoticità e di inusualità.
Le sequoie presentano una straordinaria capacità di adattamento meccanico e fisiologico all’ambiente, anche se raramente nei nostri climi e con i nostri terreni, riescono a raggiungere le dimensioni e le età di quelle che si possono ammirare in America.
A fronte di un tronco possente e vecchio presentano una vegetazione relativamente giovane e un elemento che le caratterizza è il fatto di essere tolleranti a cavità, marciumi e perdite di legno.
L’esemplare di Villa Recalcati, è stato curato dagli esperti di Fito-Consult per risolvere alterazioni nella parte basale del tronco dovute a ferite probabilmente inferte da mezzi meccanici, che stavano compromettendo una parte dell’apparato radicale.
Operativamente, attraverso la tecnica del tree climbing, si è provveduto alla rimozione del seccume e di alcune branche poco vitali, senza eseguire alcun accorciamento dei rami. L’albero è stato poi concimato e oggi presenta una vegetazione vigorosa e compatta, segno di ritrovata vitalità.
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