L’omicidio di Laveno ad “Amore criminale”
In questi giorni una troupe della celebre trasmissione che parla di violenza di genere in città per ricostruire la storia di Loretta Gisotti
Un fatto di sangue che sconvolse l’estate di una provincia intera in un momento che sa di lago, sole e vacanze, e dove in un sabato mattina qualunque emerge il terrore capace di travolgere nel profondo una cittadina del Verbano.
C’è una vittima, si chiama Loretta Gisotti, 54 anni, uccisa a martellate poco prima di partire per le vacanze. C’è un arresto, il marito, Roberto Scapolo.
Un fatto passato subito di bocca in bocca ed entrato nelle aule di giustizia dove pochi giorni fa si è consumato l’epilogo in corte d’Assise d’Appello: 17 anni e sei mesi è la pena decisa per il coniuge della donna.
Una vita che si spegne è sempre lo spegnersi di un mondo, e quello di Loretta verrà raccontato come quello purtroppo di altre vittime di persone violente da una trasmissione che può o meno piacere, ma che ha avuto ed ha il merito di iscrivere nell’agenda delle coscienze collettive il tema della violenza di genere.
Sono 11 anni che esiste “Amore Criminale”, programma nato nel 2007 e mandato in onda la sera su Rai 3: una troupe televisiva in questi giorni era in città, a Varese, col compito di indagare nei risvolti di questa ennesima storia di femminicidio.
Ci saranno probabilmente le immagini della fiaccolata che quel 19 luglio del 2016 si tenne per le vie di Laveno, pochi giorni dopo l’omicidio, cui partecipò la società civile per tenere accesi i riflettori su un tema troppo importante da liquidare coi tempi e i modi della cronaca nera.
Ci saranno, forse, le ricostruzioni offerte dalla lettura di due lettere che la stessa Loretta aveva consegnato alla parente e dove si parlava della sua vita, dell’insoddisfazione per come si erano messe le cose.
Scrivevamo il 20 luglio 2016, in merito a queste lettere: “La prima missiva dice poche cose e non particolarmente significative. Quella importante è invece la seconda lettera, scritta del 2014, in cui (Loretta nda) esprimeva tutta la sua insoddisfazione per com’era andata la sua vita. Nella lettera c’è scritto che non si sentiva felice e che aveva collezionato solo fallimenti, a partire dal matrimonio, oltre alla sua carriera lavorativa” (…).
Uno degli interpreti della puntata, che verosimilmente andrà in onda a partire dal prossimo autunno è l’avvocato Augusto Basilico (foto sopra, durante le riprese), difensore della famiglia costituitasi parte civile nel processo: «Ho partecipato anche ad altre trasmissioni dove le domande venivano in qualche modo preparate e concordate tempo prima. I giornalisti di “Amore Criminale” hanno costruito un set nel mio studio sottoponendomi invece ad un’intervista molto simile ad un garbato interrogatorio dove, alla sola luce di un faro, è stato ricostruito il fatto e le indagini. Si è parlato del processo. E della la sofferenza dei famigliari».
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