Da muro degradato a storia di Belforte: arriva a compimento il “murales del cagnolino”

i murales del parchetto del cagnolino

Si presenta alla città, una volta arrivati quasi alla conclusione del trittico, il progetto belfortese del “parchetto del Cagnolino” di cui avevamo parlato alla sua nascita, nel 2016.

Una piccola area degradata, dove dei belfortesi si incontravano giornalmente per le passeggiate dei loro cagnolini, e proprio per questo hanno deciso di renderlo migliore. E’ nata così l’idea di ricoprire il muro – 11 metri per 3 – di una azienda dismessa di murales. E già che c’erano, grazie anche all’attivismo della giornalista Laura Pantaleo Lucchetti, belfortese orgogliosa, ne hanno fatto un piccolo monumento al quartiere.

Coinvolgendo la preside della scuola media presente a pochi metri da li, uno dei suoi professori di artistica, e i ragazzi delle terze, che si sono succeduti in queste opere, raffiguranti la storia della bellfortese, la storia del ciclismo (da li passata, tra l’altro, con l’azienda Ganna) e il castello di Belforte.

Un gruppo di ragazzi volonterosi ed entusiasti di tante nazionalità diverse, come è l’anima stessa di quel quartiere varesino: «Volevamo, con questo progetto, raccontare le storie dimenticate del quartiere, per regalare delle radici comuni a un quartiere che accoglie molti non nativi, che qui vivono» ha spiegato Laura Pantaleo Lucchetti.

«E’ stato un piacere concludere il percorso lavorativo in questo modo – ha commentato  Maria Rosa Rossi, ora dirigente alla Dante ma promotrice, dalla parte scolastica, del progetto tre anni fa- perché i nostri ragazzi non è che non hanno radici: ne hanno in punti molto diversi di Belforte. E sono molto orgogliosa della mia scuola, perché queste radici da mettere in comune le ha sempre valorizzate»

«La Scuola Salvemini, come molte altre scuole della nostra città, ospita molti cittadini del mondo e la conoscenza reciproca è l’unico mezzo che abbiamo per creare convivenza sociale – ha spiegato l’assessore all’istruzione Rossella Dimaggio – Questo un progetto importante per creare delle radici comuni»

A coordinare il progetto artistico è stato il professore di artistica Rosario Pirrotta, che proprio nella giornata della presentazione dei tre murales è andato in pensione. «E’ stato bello realizzare questo evento come ultimo progetto di scuola – ha spiegato – Bello lavorare con ragazzi di tutte le provenienze. Spero che ci sia sempre qualcuno che ci aiuti con costi del materiale, perché incidono parecchio. Per parte mia, io non ho mai chiesto e non chiederò mai una lira perchè quello che abbiamo fatto è un lavoro bellissimo» .

Alla conclusione di questo “trittico” mancano solo pochi passi. Il murales sul castello di Belforte è infatti in via di compimento: mancano i ritocchi e le firme, che verranno presumibilmente effettuati in settembre.

Non è la fine però del progetto: un quarto murales, che racconta la “compagnia del cagnolino” a suggellare il presenta con il passato, è in previsione, e un quinto è nei pensieri degli organizzatori. Per quelli si cercherà ancora sostegno, per portare a termine la storia, dipinta, di Belforte.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Giugno 2018
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