Hockey Varese, la collaborazione raddoppia
L’accordo iniziato l’anno scorso tra Masitini e Killer Bees da quest’anno interesserà anche il settore giovanile
La prima Cooperativa Sportiva iscritta alla FISG dopo tre anni di attività nel solo settore giovanile diventa titolare del diritto sportivo IHL e dell’intero roster atleti senior, rinnovando totalmente la dirigenza e condividendo il nuovo progetto sportivo con Varese Killer Bees.
Dopo mesi di attenti sondaggi e interlocuzioni che hanno coinvolto Matteo Torchio, Matteo Cesarini e Davide Quilici, è ufficiale il passaggio del patrimonio sportivo da HC Varese ASD a Coop Varese Hockey 1977. Dal più piccolo esordiente al più esperto veterano dunque tutto il movimento sarà riunito sotto un’unica struttura che vedrà l’integrazione di esperienza e competenza dei Varese Killer Bees.
Le società gestiranno a braccetto l’intera attività sportiva Junior e Senior pur rimanendo due entità giuridiche autonome al fine di sfruttare al meglio entrambe le caratteristiche formali e storiche delle associazioni. Dopo l’esperimento dello scorso anno, che ha in parte portato a questa scelta di profondo cambiamento, l’Hockey Varese vestirà un’unica maglia e avrà un’unica direzione tecnica.
Confermato al comando dello staff Tecnico John Cacciatore, che sarà come la stagione passata Head Coach della prima squadra oltre che, da quest’anno, anche responsabile tecnico del progetto; seguirà con grande attenzione anche il settore giovanile.
Il nuovo corso, capitanato dal Presidente Torchio, a capo del CDA Coop e da Matteo Cesarini Presidente di Varese Killer Bees, società che conduce anche l’impianto sportivo, mira a dare una svolta all’immagine dell’hockey in città risvegliando dalle braci la passione mai sopita per questo sport che affonda le sue radici nella storia recente della città.
Lo staff operativo, di cui farà parte anche Matteo Malfatti, Team manager che farà da collante tra ragazzi e società, è già al lavoro e sono già numerosi i giocatori che hanno raggiunto da fuori città gli uffici del Palalbani per valutare la consistenza del nuovo progetto e saggiare le volontà della nuova società, la quale ha intenzione di rendere più competitivo un gruppo che dovrà affrontare un campionato molto impegnativo.
IHL, Italian Hockey League, che vede l’assenza di Milano volato in Alps (la categoria superiore che si gioca in sinergia con Austria e Slovenia), non avrà tra i partecipanti anche il Feltre e il Chiavenna, retrocesse volontariamente in Div I. Resteranno solo le squadre di primissima fascia: Alleghe – Appiano – Bressanone (neo promosso) – Caldaro – Como – Fiemme – Merano – Ora e Pergine.
Da quest’anno sarà possibile schierare uno straniero, novità che alzerà il livello tecnico e la spettacolarità del campionato.
Pronte le formule di ticketing per le partite: da quest’anno sarà possibile acquistare i biglietti e gli abbonamenti online; a brevissimo partirà la campagna abbonamenti.
In silenzio da circa 30 giorni lo staff lavora a pieno regime per arrivare preparati al 22 Settembre, prima giornata di campionato.
Così Matteo Cesarini: «Dopo il primo anno in sinergia con HC Varese e Davide Quilici, si rinnova il nostro responsabile impegno ora con Matteo Torchio e Coop 1977. La volontà è quella di coltivare l’unità di vedute di questi giorni alimentando un unico movimento e brand cittadino al fine di far tornare al Palalbani tanti giovanissimi che potranno scoprire questo bellissimo sport e tanti appassionati che, nei nostri intenti, potranno rivedere allo stadio un team competitivo ogni weekend. Qualità nello staff tecnico, programmazione e oculatezza di investimenti saranno i punti chiave dei prossimi anni. Questi principi sono stati condivisi con Matteo Torchio ed ora gli sforzi saranno concentrati nelle proposte Marketing e nella ricerca di giocatori e tecnici».
Il presidente Torchio: «Finalmente siamo un’unica Squadra. E’ per me un piacere lavorare a braccetto con Matteo Cesarini, Malfatti e Coach Cacciatore. Il nostro primo pensiero è di dare una continuità all’hockey varesino partendo dal settore giovanile per arrivare a rendere più competitiva la prima squadra e, perché no, provare a riportare “a casa” i nostri giocatori. Ma è ancora un po’ presto per parlare di roster e maglia».
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