Perlasca, arriva la targa provvisoria
La posano i giovani del Pd. Il senatore Alessandro Alfieri attacca il Governo: “Clima da deriva fascista”

La lapide in pietra non è più sola e il Giardino dei giusti ha ritrovato la sua intitolazione che ora campeggia di nuovo sul monumento dedicato a Giorgio Perlasca, in questi giorni reso orfano da un atto vandalico che per molti ha un forte sapore politico.
La memoria dell’italiano eroe che salvò migliaia di ebrei dai forni è stata rinnovata questo pomeriggio con una targa provvisoria posta dai Giovani Democratici di Varese.
«Lunedì dei vigliacchi hanno rubato la targa ufficiale dedicata a Perlasca; il Comune, l’Anpi e l’associazione Italia-Israele si sono subito adoperate per provvedere alla sostituzione – dichiarano i giovani democratici – in attesa dell’intervento abbiamo deciso di posizionare sul luogo vandalizzato una targa provvisoria, che riproduce in piccolo l’originale, affinché non si interrompa mai il filo della memoria. Non c’è spazio nella città di Varese e in tutta la Provincia per chi non rispetta i valori fondanti della nostra Repubblica».
La targa definitiva e più grande di quella posta oggi è già stata ordinata dall’Anpi e verrà posizionata, come anticipato da Varesenews, nel corso delle celebrazioni per l’Ottobre di Sangue – il 14 – come confermato dal segretario organizzativo Anpi provinciale Amerigo Cavalli.
Michelangelo Moffa, segretario Giovani Democratici di Varese, assieme al segretario provinciale Matteo Capriolo e al consigliere comunale Giacomo Fisco hanno affermato a piena voce l’importanza di questa targa nei brevi momenti che ne hanno seguito la posa, alla presenza di uno dei big della politica nazionale del Paertito Democratico, il segretario regionale del Pd e senatore varesino Alessandro Alfieri, che ha preso una dura posizione in merito alle cause di questo gesto.
«Episodi come questi – ha affermato il senatore Alfieri – che tendono a cancellare e a portare l’oblio ci sono e si ripetono di continuo così come si moltiplicano attacchi ad associazioni che difendono la memoria del nostro Paese. Le responsabilità di questi gesti sono evidenti, a partire da un governo come questo, di destra che fa da sponda culturale a questo clima con frasi e atteggiamenti frutto di un pensiero unico che non tollera chi è diverso e si rifà a tristi slogan del passato».
«Colpire i simboli per colpire chi ha salvato delle persone è un fatto grave – ha concluso Alfieri – . Bene hanno fatto i giovani democratici che hanno dato un segnale per dire che c’è qualcuno che non si arrende al clima da deriva fascista ispirato da questo governo».
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