Esenzioni del ticket per disoccupazione: in corso le verifiche
Una lettrice lamenta le differenti disposizioni tra il centro per l'impiego e l'Ats che sta chiedendo pagamenti arretrati per esenzioni apparentemente non regolari. Ats chiarisce
Gentile redazione,
desidero rendere pubblico che tanti cittadini come me stanno ricevendo delle sanzioni dal sistema socio sanitario della Regione Lombardia, a causa di una discrepanza burocratica tra l’ATS (ex ASL) e il Centro per l’impiego.
Per il CPI: in base alle disposizioni del Dlgs.181/00 in vigore fino al 24 settembre 2015 chi lavorava con un contratto a tempo determinato inferiore a 8 mesi, se il reddito percepito o presunto non superava il limite stabilito, veniva considerato occupato, precario con attività lavorativa che non sospendeva lo stato di disoccupazione.
L’ATS oggi, con criteri validi dal 2015, controlla in modo retroattivo solo se eri occupato, ma non tiene conto dei requisiti sopracitati: nel mio caso, nel 2013 risultavo occupata per un periodo di due mesi con un contratto a progetto e ho svolto attività lavorativa solo per due giorni.
Adesso a distanza di cinque anni l’ATS mi chiede di pagare una sanzione che equivale al doppio del ticket che non ho pagato all’epoca, che era anche superiore al reddito da me percepito.
Purtroppo quando lavoravi con un contratto intermittente o a progetto della durata di qualche mese l’azienda a volte ti chiedeva di lavorare solo per un giorno e per l’ATS devi comunque pagare il ticket durante l’intero periodo del contratto.
Inoltre il Centro per l’impiego accetta comunicazioni da parte di aziende che dichiarano di aver assunto persone a loro insaputa, dato che non e’ richiesto un riscontro da parte del lavoratore.
Anche a me e’ capitato di scoprire di risultare occupata senza saperlo e quindi si corre il rischio di utilizzare l’esenzione ticket in modo improprio.
Sul verbale che viene spedito a casa c’è un numero di telefono dell’ATS a cui si può chiamare il lunedì mattina dalle 9.00 alle 10.00, per prenotare un appuntamento per chiedere chiarimenti, ma la linea risulta sempre occupata e non rispondono neanche alle e-mail.
All’Ufficio Protocollo dell’ATS si stanno presentando numerosi per questo motivo e alcune persone arrivano in stato di panico e in lacrime, soprattutto anziani e stranieri.
Chiedo che venga fatta chiarezza e che l’ATS e il CPI si impegnino a uniformare le disposizioni.
Grazie.
Cordiali saluti.
Elisabetta Zanin
Le replica degli uffici di ATS Insubria
Con riferimento al merito dei controlli, si precisa che i verbali di contestazione vengono inviati da parte di ATS sulla base delle verifiche già effettuate tramite il sistema informatizzato “Tessera Sanitaria” (previsto da apposito Decreto Ministeriale e gestito dal MEF – Ministero Economia e Finanze), che utilizza sia le banche dati della anagrafe tributaria, sia quelle del Ministero del Lavoro.
In particolare, secondo quanto ribadito dal Ministero della Salute con parere del 15/5/2015, nel riprendere quanto già contenuto nel DM 11/12/2009, per “disoccupato”, ai fini del diritto all’esenzione per disoccupazione (E02), deve intendersi esclusivamente il soggetto che abbia cessato un’attività di lavoro dipendente, non ne abbia in corso (sia attualmente privo di relazione di impiego) e sia iscritto all’ufficio dell’impiego in cerca di nuova occupazione.
Sempre, secondo il Ministero, quindi, non può essere considerato disoccupato, al fine del beneficio dell’esenzione dal ticket sanitario E02 il soggetto che, pur svolgendo una attività lavorativa, conservi comunque l’iscrizione al centro per l’impiego in quanto non ha superato,nel corso dell’anno,il limite di reddito previsto.
Regione Lombardia ha inoltre precisato che tale interpretazione trova applicazione anche nei confronti dell’esenzione regionale E12.
Sostanzialmente, chi ha diritto a mantenere l’iscrizione al Centro per l’Impiego, in quanto non raggiunge il limite di reddito previsto (ad esempio perché svolge lavori di carattere saltuario), non ha viceversa diritto a beneficiare dell’esenzione E02/E12 quando svolge appunto un’attività lavorativa seppur temporanea.
In questo periodo ATS sta compiendo una importante attività legata alla verifica sulle esenzioni dal pagamento del ticket sanitario, che esita quindi nell’inoltro di un elevato numero di verbali di contestazione riferiti alle passate annualità. Effettivamente, si sono concentrate le richieste – telefoniche o a mezzo posta elettronica – di informazioni e di chiarimenti di molti utenti nel medesimo momento.
Si è quindi verificato qualche disagio a tal proposito e si sta lavorando per normalizzare la situazione. Peraltro gli utenti che inviano mail all’indirizzo dedicato controllo.esenzioni.cp@ats-insubria.it, chiedendo un contatto, vengono richiamati dagli operatori dell’ufficio.
Si conferma che, per richieste di informazioni e/o di appuntamento, è attivo il n. di telefono 0332 277325 – lunedì dalle 9 alle 12. Inoltre, è stato attivato uno sportello aperto al pubblico, previo appuntamento, il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 16.
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Salve, anch io mi trovo nella stessa situazione. Diciamo che nel mio caso io ricordo benissimo che richiedevano il documento del centro per l impiego e i CUD che dichiaravano il non superamento del reddito e non specificava contratti a tempo determinato o indeterminato ma, semplicemente il non superamento del massimale, in quanto x me ovviamente essendo documenti on line ora sono diversi da quelli compilati.
Nell ufficio dell asl ,c era sempre un impiegato che allora non dava le corrette informazioni se a questo punto ci ritroviamo in questa situazione.
Cosa si può fare? Io in tal caso vorrei pagare al massimo, solo le prestazioni ticket farmac. Se tanto devo pagare. Domani,andrò al asl e voglio vedere le mie copie firmate