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Fp Cgil, Gianna Moretto nuovo segretario: “Ora dobbiamo ricostruire la solidarietà”
L'assemblea generale su 43 aventi diritto l'ha eletta con 42 voti favorevoli e un astenuto. Moretto succede a Gianni Ardizzoia
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Gianna Moretto è la nuova segretaria della Funzione pubblica della Cgil. L’assemblea generale su 43 aventi diritto l’ha eletta con 42 voti favorevoli e un astenuto. Moretto succede a Gianni Ardizzoia, giunto a fine mandato. Completano la segreteria: Anna Muggianu, classe 1963, proviene dall’Ospedale di Tradate–Asst Settelaghi, e dal nuovo ingresso di Maurizio Di Tullio, classe 1976, proveniente dal Comune di Cassano Magnago.
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Gianna Moretto è nata a Castronno nel 1965. È laureata in sociologia dell’organizzazione e del lavoro all’Università Bicocca di Milano con una tesi sul precariato all’aeroporto di Malpensa. È proprio in quella circostanza che inizia la sua attività in Cgil a Varese, al Nidil, nel 2005, con un progetto per organizzare i lavoratori precari di Malpensa, circa 2000 persone, e contrastare il lavoro instabile.
Ma a lavorare Moretto comincia molto prima, a 15 anni in una piccola fabbrica metalmeccanica dove si producevano affettatrici. A 21 anni, grazie a “persone straordinarie” entra nel mondo della cooperazione sociale, per 13 anni nelle cooperative di tipo B (gestione di attività per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate) e dal 2000 in quelle di tipo A (gestione dei servizi socio-sanitari e formativi), occupandosi di gravi marginalità e inserimenti lavorativi, in particolare con persone vittime di tratta. Nel lavoro dei piani di zona incontra la Cgil e il segretario della Camera del lavoro Flavio Nossa le propone di lavorare nel progetto di Malpensa. Nel 2010 entra nella Fp varesina come funzionaria per seguire principalmente i comuni. Nel 2014 entra in segreteria per seguire l’organizzazione.
Gianna Moretto ha ringraziato Ardizzoia, riconoscendo al predecessore di «averci insegnato a lavorare in gruppo, senza risparmiarsi e senza differenziarsi e differenziarci per ruolo, dandoci l’esempio da seguire. Per la serietà, l’onestà, la competenza in linea con gli ideali della Cgil». Invece rispetto alla propria elezione la dirigente sindacale afferma: «Sono onorata e impegnata perché prendo il testimone della storia della Funzione Pubblica di Varese con la consapevolezza che a tutti noi qui oggi è dato il mandato, nel nostro piccolo, di essere parte della centenaria storia della CGIL. Sono consapevole delle difficoltà e di quanto lavoro sia necessario, però mi riconosco uno spirito pratico mosso da forti ideali. L’opera di ricostruzione della solidarietà e il compito di integrare parti di società rappresentano, per me, l’emergenza e l’attualità che dobbiamo affrontare in questo periodo storico, se vogliamo occuparci del lavoro e non solo correre a sanare le conseguenze della sua frammentazione. Questo significa in Fp, in Cgil, portare avanti, tra le altre, la lotta per l’affermazione della Carta dei diritti universali del lavoro, del Piano del lavoro, dell’occupazione giovanile e femminile. Abbiamo bisogno di dare cittadinanza al lavoro come espressione centrale della vita delle persone».
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