I nuovi crediti deteriorati ritornati ai livelli pre-crisi
In provincia di Varese si attesta all'1,5%. Tiziano Ropele (Banca d'Italia): «Da una parte c'è più selettività dall'altra le imprese stanno diversificando le fonti di finanziamento»
L’incidenza dei nuovi prestiti deteriorati è sul totale dei finanziamenti è ritornata sui valori pre-crisi, 1,4% nella media lombarda, 1,5% a Varese. Il dato è stato reso noto dal Rapporto sull’economia lombarda curato dalla sede milanese di Banca d’Italia e presentato all’università Liuc di Castellanza.
«Pur rimanendo elevato – dice Tiziano Ropele, della divisione analisi e ricerca economica territoriale di Banca d’Italia -, l’ammontare delle posizioni problematiche sul totale dei finanziamenti si è ridotto, anche per effetto dell’intensificarsi delle operazioni di dismissione dei prestiti in sofferenza dai bilanci bancari e alla crescita delle rettifiche di valore, che nell’anno passato ammontavano a quasi la metà dei crediti deteriorati e a oltre il 60% di quelli in sofferenza».
Per quanto riguarda Varese, il credito alle imprese ha ristagnato e solo nel primo semestre del 2018 si è vista una ripresa che in alcuni casi è stata “senza credito”. «Da una parte c’è più selettività – conclude Ropele – dall’altra le imprese stanno diversificando le fonti di finanziamento, per esempio l’emissione di obbligazioni. Inoltre, aumenta la quota di imprese in utile che ricorrono all’autofinanziamento».
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