
Troppi morosi, la scuola minaccia di bloccare l’ora di ginnastica
La dirigente del comprensivo Varese 5 in una circolare spiega che circa 300 alunni non sono coperti dall'assicurazione. Se non verrà versata la quota sarà costretta a bloccare le attività anche dei laboratori

Oltre 300 genitori non in regola e la dirigente minaccia di bloccare le attività di laboratorio e di educazione fisica. Succede al comprensivo Varese 5 dove è stata pubblicata una circolare in cui si invitano i genitori ad adempiere all’obbligo con il pagamento entro il 15 di ottobre di 12,50 euro, pena l’esclusione dalla attività in palestra e nei laboratori.

La nota ha fatto storcere un po’ il naso: «ma come – si è chiesto qualche genitore – l’assicurazione non è passata dalla scuola dato che siamo in età dell’obbligo?»
La situazione è un po’ più complessa: « L’assicurazione esistente copre pochissime voci – spiega la rappresentante dei genitori in Consiglio di Istituto Stefania De Cherubin – la necessità di integrare è nata per garantire la copertura integrale. È una norma che vale per tutto il territorio nazionale e non è nuova».
Altra cosa è il diario: 5 euro per comprare quello stampato dalla scuola. Anche in questo caso c’è la ragione dell’obbligatorietà: « Si tratta di un diario che incorpora il vecchio libretto. Quello con le pagine decidete alle assenze, ai voti, alle comunicazioni scuola famiglia. Il consiglio di istituto ha deliberato l’acquisto obbligatorio sin dallo scorso anno scolastico».
Probabilmente, a complicare la vita alle famiglie si è messo il sistema di pagamento on line che ha creato non pochi disagi con comunicazioni finali anche fuorvianti. Il sistema blindato non permetteva nemmeno di pagare l’importo scorporandolo dalla parte di contributo volontario. Dopo che la questione è stata presentata alla direzione scolastica, si è provveduto, ma solo a ottobre, a integrare le opzioni di pagamento. Di qui il nuovo sollecito a regolarizzare la posizione assicurativa degli alunni.
Mai in passato, sostiene la rappresentante dei genitori, si era arrivati a un tale numero di mancati pagamenti.
Qualche malumore, soprattutto per il contributo volontario, c’era già stato anche in passato ma senza i numeri riscontrati oggi che hanno indotto la dirigente Rossi a decidere l’aut aut. La preside, comunque, si dice ottimista e certa che, alla scadenza, anche i ritardatari pagheranno la propria quota, così da poter proseguire l’anno serenamente.
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