Intitolato ad Antonio Buzzi il centro polivalente che fu la scuola Manzoni
L'ex-sindaco (1948-1957) fece costruire l'edificio perchè ospitasse la scuola. Oggi è stato trasformato in un centro polivalente del Comune
Si svolgerà domenica 18 novembre alle ore 12,00 (al termine della S. Messa) la cerimonia di intitolazione del centro polivalente sito in via Vittorio Veneto 27 a Castellanza, già sede della Scuola Manzoni, ad Antonio Buzzi.
Alla cerimonia interverrà il sindaco Mirella Cerini, le autorità civili, militari e religiose della Comunità Pastorale.
La decisione di intitolare il Centro Polivalente è stata assunta dalla Giunta Comunale che con deliberazione ha accolto la proposta formulata dall’ex Sindaco Luigi Roveda di intitolare ad Antonio Buzzi la struttura di proprietà di Castellanza Servizi Patrimonio.
Struttura, una volta sede della Scuola Manzoni, opera realizzata proprio da Antonio Buzzi durante il suo mandato da Sindaco.
L’intitolazione vuole essere un ringraziamento per le grandi capacità amministrative e la lungimiranza nell’azione pubblica di un uomo dalla grande sensibilità e dal forte senso civico che può essere ancora oggi di esempio per i giovani.
Oggi nella struttura, oltre alla sede della società Castellanza Servizi Patrimonio, sono ubicati gli uffici del Settore Servizi Politiche Sociali del Comune, il Servizio Tutela d’Ambito sociale del Distretto di Castellanza, il Poliambulatorio medico (Medicina di gruppo), la Farmacia Comunale San Giulio, e il Centro diagnostico San Nicola.
Antonio Buzzi (1921 – 1978) ebbe una tenace dedizione alla vita civica, specialmente attuata nelle fasi del dopoguerra e a favore dello sviluppo economico e sociale della città di Castellanza.
Entra a far parte della Giunta, guidata dal visconte Leonardo Cerini, nel 1946 venendo nominato commissario per gli alloggi.
A seguito delle dimissioni del sindaco visconte Leonardo Cerini, il 26 agosto del 1948 assume per la prima volta la carica di Sindaco di Castellanza e successivamente nelle elezioni del 1951 e del 1956.
Sempre nel 1948 si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano e subito intraprende l’attività professionale presso ditte locali: Mascheroni di Ferno e poi Franco Tosi di Legnano.
Nel 1957 rassegna le dimissioni da sindaco perché trasferito in Venezuela incaricato dalla Franco Tosi e per conto del Gruppo Industrie Elettromeccaniche per Impianti all’Estero (dirige la costruzione della Centrale di Puerto Cabello).
Ritornato in Italia, pur con impegni professionali molto importanti come dirigente della Franco Tosi, continua a partecipare attivamente alla vita politico-amministrativa di Castellanza, venendo sempre rieletto e assumendo l’incarico di vicesindaco.
La passione politica e l’impegno sociale lo hanno visto impegnato nella Democrazia Cristiana, nell’Azione Cattolica, nelle ACLI, nella CISL, nel movimento Avanguardia Cattolica e nella San Vincenzo. È stato presidente dell’ANPI e della Banda musicale S. Cecilia.
Per il suo passato di militare e partigiano ha ricevuto le medaglie al valore come capitano dell’artiglieria e come partigiano.
È stato un amministratore attento ai bisogni della cittadinanza con particolare riferimento al miglioramento della sua città. Il fatto di essersi insediato subito dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale lo ha obbligato a concentrare le energie e le risorse per l’adeguamento delle infrastrutture: strade, scuole, acquedotto, edilizia popolare e così via.
La forte spinta agli investimenti pubblici ha fatto sì che si creassero occasione di lavoro per i molti disoccupati del dopoguerra, andando così incontro e a risolvere situazioni di disagio e di povertà.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.