Presentato ai commissari il bilancio preventivo dei servizi sociali: 9 milioni e mezzo di euro
E una nuova modalità, nata con la gestione dell’assessore Roberto Molinari: il bilancio presentato in commissione si divide in nove centri diversi di costo e dettaglia ai membri la spesa di 9.580.477,10 euro prevista per quest'anno
È una nuova modalità, nata con la gestione dell’assessore Roberto Molinari, quella di portare il bilancio previsionale dei servizi sociali, nella commissione consigliare dei servizi sociali: il bilancio è stato illustrato nella sera del 27 febbraio, nella seduta presieduta da Francesca Ciappina.
Una lunga “lista della spesa” divisa nei principali centri di costo di questo settore che comprendono le spese per disabili, minori, anziani, o per assicurare il diritto alla casa per chi è in condizione di fragilità.
«Non è un obbligo, ma abbiamo scelto di scorporare e rendere di più facile lettura un “bilancio preventivo” dell’assessorato, perchè il nostro è uno dei punti in cui il comune ha maggiori impegni di spesa, suddivisi per bisogni molto diversi, e mi sembrava corretto che i consiglieri potessero esaminare nel dettaglio le nostre decisioni – ha commentato l’assessore Roberto Molinari – E’ una scelta precisa, volta al dialogo con l’opposizione: in modo da renderla conscia di dove è indirizzata la spesa sociale, e soprattutto di come vengono spesi i soldi dei cittadini. E’ il terzo anno che lo presento, ma quest’anno in particolare abbiamo scelto di dettagliarlo ancora di più, per rendere sempre più comprensibile l’analisi dei dati».
In un assessorato dove, solo per le opere sociali – non considerando quindi lo stipendio delle decine di lavoratori coinvolti – si impegna oltre il 12 per cento del bilancio complessivo del Comune, si evidenziano spese che non ci si immagina: Se le principali voci di costo riguardano, nel complesso, la popolazione anziana e disabile, colpisce comunque il milione e mezzo di euro (dei 9 milioni e mezzo totali a bilancio) previsti per l’affidamento ai minori al comune da parte del tribunale: un impegno dovuto, ma particolarmente oneroso per le casse comunali. Una cifra, tra l’altro, dieci volte superiore a quella spesa per il ricovero dei minori stranieri non accompagnati, che nell’anno incidono per 166mila euro, poco di più di quanto incida a Varese l’affido familiare, per cui vengono messi a bilancio circa 125 mila euro.
Curiosa – e rilevata da qualche membro della commissione – anche la spesa per le pulizie del centro di via Maspero: circa 66.000 euro all’anno. Per chi pensa al centro come semplicemente al centro diurno anziani, va detto che quella è di fatto una “cittadella dei servizi sociali” di cinque piani, che si occupa di diversi tipi di fragilità praticamente giorno e notte, e che ha quindi anche i suoi costi di gestione e manutenzione. Tra i punti considerati, anche l’assegnazione di case popolari: quest’anno le richieste sono state 310, e ne potranno essere soddisfatte solo 40.
Il bilancio preventivo dei servizi sociali, così come l’hanno ricevuto i membri della commissione, si divide in nove centri diversi di costo: vanno dagli interventi sociali a favore di minori e famiglie (spesa prevista: 1.984.130 euro) ai servizi e interventi sociali a favore di adulti, servizio alloggi e Nil (507.250), dai servizi e interventi sociali a favore degli anziani (2.059009,15) a quelli a favore dei disabili (2.140.232), dagli interventi al sostegno abitativo (375.610) a quelli a sostegno di cooperazione e associazionismo (117.622). Non mancano poi anche le voci di costo per la promozione sociale, i servizi generali di programmazione sociale, i servizi del piano di zona.
La previsione di spesa totale, per il 2019, è di 9.580.477,10 euro.
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