Comune di Varese, restano attive le misure antismog
Proseguono i superamenti dei livelli consentiti di polveri sottili nell’aria, restano attive le limitazioni temporanee di primo livello definite da Regione Lombardia

Restano attive le misure antismog di primo livello previste dal Protocollo Aria delle regioni del bacino padano (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna), almeno fino a quando le concentrazioni di polveri sottili non scenderanno sotto la soglia per almeno due giorni consecutivi.
Tra le misure temporanee di primo livello c’è il divieto di circolazione per i veicoli privati diesel Euro 4 tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30, il divieto di superare la temperatura di 19° C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali e il divieto di utilizzare di sistemi di riscaldamento domestico a legna non efficiente (classe emissiva fino a 2 stelle compresa).
Le limitazioni scattano a seguito del superamento, per oltre quattro giorni consecutivi, dei livelli consentiti di polveri sottili (PM10) nell’aria, così come rilevato dalle centraline dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).
Si ricorda che la disattivazione delle limitazioni temporanee si verifica dopo due giorni di rientro nei valori definiti, sempre previa certificazione di Regione Lombardia.
Per informazioni sulle altre limitazioni temporanee si invita a consultare il paragrafo “Misure temporanee omogenee per il miglioramento della qualità dell’aria” sulla pagina dedicata del sito di Regione Lombardia, dove è possibile consultare aggiornamenti giorno per giorno, informazioni sulle misure attive, deroghe, dati sulla qualità dell’aria, comuni coinvolti e provvedimenti.
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Ho visto in questi giorni decine di pattuglie di polizia (stradale e locale) verificare il transito dei veicoli potenzialmente inquinanti per bloccare e, credo, multare i conducenti disattenti o inadempienti.
Però non ho visto una divisa nel centro di Varese che controllasse (ed eventualmente multasse) gli esercenti dei negozi dai quali escono correnti decisamente calde per via delle porte aperte.
Come al solito una regola e una sola categoria penalizzata!
Gli automobilisti. Che vergogna di città
E si stupisce? E’ noto ormai da anni, anche alle istituzioni preposte, che le auto sono una fonte di inquinamento del tutto secondaria rispetto ai riscaldamenti a pellet e biomasse in genere.
Però se la prendono con le auto, incuranti di ogni fatto o dato oggettivo.
Cioè per motivi puramente ideologici.
Ignoranza, fake news e demagogia al potere.
Chissà perchè la gente poi si stufa eh, cari politici?