Nuovo bando da 23,5 milioni per l’accoglienza dei richiedenti asilo in provincia
Il calo degli stanziamenti è evidente: dai 35 euro previsti in passato si arriva ora ai 21,5 euro a migrante al giorno. Il bando riguarda l'accoglienza in singole unità abitative con capacità ricettiva massima di 50 posti complessivi
La Prefettura di Varese ha messo nero su bianco il costo dell’accoglienza in provincia nel biennio compreso tra il 2019 e il 2021 ed emesso il bando per le gare d’appalto secondo quelle che sono state le indicazioni del Governo.
Il calo degli stanziamenti, così come molte realtà avevano già segnalato quando era stato scritto il nuovo nuovo capitolato d’appalto stilato dal Dipartimento centrale del ministero dell’Interno, è evidente: dai 35 euro previsti in passato si arriva ora ai 21,5 euro a migrante al giorno.
Anche in questo caso, così come avveniva già con i 35 euro (e a dispetto di alcune mistificazioni alimentate ad arte) non si tratta di soldi che verranno consegnati ai singoli migranti ma dei finanziamenti stanziati per la copertura dei costi dell’accoglienza: vitto, alloggio e servizi minimi alla persona.
Secondo quanto previsto dal bando appena pubblicato l’accoglienza dei richiedenti asilo in provincia di Varese è stata fissata in una base di costo di 23milioni e 408mila euro (che diventerebbero 37 milioni in specifici casi determinati dall’aumento di flussi o dalla necessità di proroghe).
Soldi che serviranno a garantire l’assistenza di una quota di richiedenti asilo fissata in 1500 persone per due anni a partire, presumibilmente, dal 1 giugno di quest’anno.
I COSTI STIMATI PER SINGOLO RICHIEDENTE ASILO
Il bando della Prefettura ha stilato una stima dei costi dell’accoglienza che costituiscono la cifra giornaliera per ogni singolo richiedente asilo da trasferire alle società che si aggiudicheranno il bando. La voce di spesa è prevista in 21,5 euro ma a sua volta è suddivisa in due voci.
Le società che decideranno di partecipare all’appalto dovranno fare un’offerta che ha una base massima di 18 euro al giorno a persona. Dentro questa cifra deve essere prevista l’alimentazione (si parte da una stima di 5 euro al giorno che dovranno coprire prima colazione, pranzo e cena); l’affitto delle strutture; i servizi di pulizia; i trasporti; i beni di uso domestico quotidiano e il costo del personale (stimato in 7,4 euro al giorno).
Il personale richiesto per la gestione di un’unità abitativa da 50 posti è un’operatore diurno 8 ore al giorno, uno notturno per 4 ore al giorno, un direttore 18 ore a settimana, un assistente sociale 6 ore a settimana, un mediatore linguistico 10 ore a settimana, un servizio di informazione normativa 3 ore a settimana e la pronta disponibilità di un medico.
La voce restante, oltre ai 18 euro, è costituita da una cifra di 2,5 euro al giorno, (ovvero il cosiddetto “pocket money” a disposizione di ogni migrante), una tessera telefonica da 5 euro consegnata una tantum all’ingresso e un kit di prima accoglienza del valore di 150 euro (si tratta essenzialmente di vestiario).
Il bando nello specifico è rivolto ad un’accoglienza in singole unità abitative aventi capacità ricettiva massima di 50 posti complessivi e con organizzazione dei servizi secondo modalità in rete.
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Voglio essere generoso, darei non 5 ma 10 euro al giorno a Salvini per mettere insieme colazione, pranzo e cena. Magari sarebbe un’ottima occasione per la linea.
Nuovo bando da 23,5 milioni per l’accoglienza, ovvero sottratti ad ogni abitanti della provincia circa 30€!!!
Pensa un po’ cosa c’è ne sottraggono per mantenere migliaia e migliaia di politici (Camera, Senato, Regioni ecc. ecc.) ed ex politici che nella maggior parte ben poco tempo hanno dedicato alla “missione” tra le più se non la più retribuita dell’Europa e forse del Mondo intero.