La leggendaria Vos vince per la quarta volta il “Trofeo Binda”
La 31enne olandese è autrice di una prova eccezionale: stoppa tutte le rivali e le batte allo sprint. Aveva già vinto nel 2009, 2010 e 2012. Sul podio Spratt e Uttrup-Ludwig, quinta Elena Cecchini
Chi non ha vissuto l’epopea sportiva del corridore più forte di sempre, Eddy Merckx, può tranquillamente vivere le medesime sensazioni ed emozioni al giorno d’oggi, seguendo il ciclismo femminile. Dove continua a correre, vincere e talvolta dominare l’olandese Marianne Vos che oggi pomeriggio – domenica 24 marzo – ha aggiunto un’altra perla della sua lunghissima collana fatta di trionfi mondiali, olimpici e nelle grandi classiche tra strada, pista e ciclocross.
Vos ha vinto infatti per la quarta volta in carriera il “Trofeo Binda” di Cittiglio, la più importante corsa in linea femminile italiana, da tanti anni inserita nel massimo circuito internazionale “en rose” che oggi si chiama Women’s WorldTour. Una replica, quella dell’olandese, dei successi già ottenuti nel 2009, 2010 e 2012, anni in cui era lettealmente la dominatrice della disciplina. Per questo, forse, quello del 2019 è il trionfo più bello del poker varesotto di Vos: la campionessa di Aalburg non era tra le massime favorite (vabbé, il suo nome c’è sempre nell’elenco delle migliori, ma diciamo che non era nei primi tre posti) e soprattutto ha disputato una gara fenomenale.
La capitana del team CCC-Liv è stata infatti perfetta nello stoppare tutte le azioni nate nell’ultima tornata del tracciato disegnato come di consueto in Valcuvia, con lo strappo di Casalzuigno, la salita Cuvio-Orino e la discesa di Gemonio a fare da trampolino per le attaccanti di turno. Vos ha prima contribuito ad assorbire la bella fuga della connazionale Vollering e poi ha chiuso in prima persona su Niewiadoma (campionessa in carica), Uttrup-Ludwig e Spratt, potendo anche contare sulla presenza nel gruppo delle migliori della compagna di squadra Moolman-Pasio, campionessa del Sudafrica. E poi la 31enne regina del ciclismo femminile ha esploso l’ultimo colpo sul rettilineo finale, quello di via Valcuvia a Cittiglio, reso sempre insidioso da una pendenza da non sottovalutare. Vos è partita alle spalle delle prime, ha lasciato sfogare l’australiana Amanda Spratt (Michleton-Scott) e poi ha innestato uno sprint irresistibile che le ha permesso di esultare ben prima della riga bianca. Seconda proprio Spratt davanti a Uttrup-Ludwig (Bigla) mentre l’onore azzurro è stato difeso da Elena Cecchini (Canyon Sram), ottima quinta, e dalla giovane Soray Paladin (Alé Cipollini), una delle grandi speranze del ciclismo italiano che ha chiuso al nono posto.
Il “Binda”, ancora una volta, si è confermato gara spettacolare nella quale a spuntarla è sempre una autentica campionessa (non necessariamente la Vos: l’albo d’oro è pieno zeppo di grandi nomi). Questa volta la Cycling Sport Promotion è stata “baciata” anche da una giornata di sole bellissimo, non proprio consueta a fine marzo: quasi una premonizione per il nobilissimo ordine di arrivo finale. Un premio anche per la costanza di Mario Minervino e dei suoi uomini, che anche questa volta hanno messo insieme un mosaico perfetto, impreziosito addirittura dalla medaglia d’oro assegnata dalla Presidenza della Repubblica agli organizzatori, e consegnata dall’onorevole Giancarlo Giorgetti, presente al traguardo e impegnato nelle premiazioni.
21° TROFEO BINDA – Uci Women’s WorldTour
Taino – Cittiglio, 131,8 KmOrdine di arrivo: 1) Marianne VOS (Ola – CCC-Liv) in 3h27’07”; 2) Amanda Spratt (Aus – Mitchleton-Scott) s.t.; 3) Cecilie Uttrup Ludwig (Ger – Bigla) s.t.; 4) Anastasia Chursina (Rus – Btc); 5) Elena Cecchini (Ita – Canyon-Sram) a 1″; 6); Niewiadoma (Pol); 7) Fahlin (Sve); 8) Rivera (Usa); 9) Paladin (Ita); 10) Magnaldi (Ita) s.t.
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