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Francesco, il treeclimber che ha tagliato il piantone
Da oltre 15 anni, Francesco Minelli è specializzato nella potatura di arbusti arrampicandosi con corde e moschettoni. Un'arte che gli ha permesso di conquistare due titoli italiani di treeclimbing
![Francesco Minelli treeclimber](https://staging.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/07/francesco-minelli-treeclimber-751118.610x431.jpg)
Ha 35 anni ed è stato per due volte campione di treeclimbing italiano nel 2005 e nel 2006. Non usa cestelli o scale ma corde e moschettoni proprio come se dovesse scalare una montagna.
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Francesco Minelli ha trascorso agganciato al fusto le ultime ore del piantone di via Veratti. Saltando di ramo in ramo lo ha potato, piano piano, sino a renderlo “innocuo”.
Quello che da 170 anni era il punto di riferimento per la città era un albero morto e la sua magnificenza aveva lasciato il posto a uno uno scheletro pericoloso per chi quotidianamente transitava nella via.
In quasi quattro ore, Francesco ne ha tagliato tutti i rami. Per poi abbassare in altezza il tronco. Con meticolosità e precisione . Un lavoro, il suo, che è fatto di tecnica e grande capacità: “ma anche passione – spiega Francesco Minelli casciaghese di nascita e malgessese di adozione – finita la scuola, l’istituto tecnico agrario di Minoprio, volevo fare qualcosa di diverso. Ho iniziato ad arrampicarmi sugli alberi per passione. A 18 anni ho fatto i miei primi tagli piante nei boschi attorno a casa. Poi, dal 2004 è diventata la mia professione».
Ormai, il suo, non è più un mestiere di nicchia anche se , “quelli bravi” sono pochi: «ci sono corsi e occorre un patentino. Ma è soprattutto la passione a farti percorrere questa carriera. Devi avere capacità tecniche e fisiche ma anche non avere paura della fatica».
Oggi , sull’albero alto oltre venti metri, Francesco ha lavorato velocemente ma con grande meticolosità: « la pianta più alta che ho abbattuto? Circa 40 metri. Ma lassù non hai paura: ci sono regole di sicurezza precise. Fare il lavoro con attenzione ti permette di affrontare ogni albero».
Suo malgrado, oggi, é stato il protagonista della mattinata. Su di lui, gli occhi puntati di decine di varesini che hanno seguito la sua abilità, una grande agilità nel passare di ramo in ramo arrampicandosi sino alla cima per poi ridiscendere velocemente e ritornare su. ma anche la precisione del taglio di questi rami giganteschi imbracati e agganciati alla gru.
Lassù sembrava di casa, lui come i tanti varesini che si sono dati appuntamento sotto le sue possenti frasche e questa mattina hanno seguito con nostalgia la fine del loro piantone. C’è chi si è portato via un pezzetto di tronco, chi una parte di fronda. Tutti una foto o un video. Per ricordare.
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