Niente iscrizione, titoli di coda per il Varese Calcio
Niente lieto fine, dopo 109 di storia la squadra biancorossa non prenderà parte ad un campionato

Niente colpo di scena, niente lieto fine. Il Varese Calcio non prenderà parte a nessun campionato nella stagione 2019-2020.
Un fallimento inevitabile e una conclusione – purtroppo – chiara da mesi.
Non sono bastate le parole di Claudio Benecchi – solo l’ultimo dei proprietari che si sono alternati alla guida del club -, ostinato nel garantire un futuro roseo e trattative in fase di conclusione. A che pro, poi?
Niente calcio in città, nessuna maglia biancorossa in campo, solo un naufragio lento e silenzioso di una barca troppo piena di zavorre per poter stare a galla.
Varese ha sprecato un’occasione. Dal fallimento del 2015 nessuno è riuscito a costruire un progetto che potesse stare in piedi da sé e la barca biancorossa si è presto trasformata in una macchina di debiti.
Il Calcio Varese non è fallito, almeno non lo è ancora. La società esiste ancora e Claudio Benecchi è ancora il proprietario unico del vuoto scheletro biancorosso rimasto senza campi di allenamento, senza stadio, senza giovanili, senza tesserati e, ovviamente, senza una prima squadra. Al Comitato Regionale Lombardo rimane comunque la “matricola”, risultante come inattiva.
Quale futuro può avere ora il Varese? Se la società dovesse continuare a esistere e sistemare i debiti potrebbe iscriversi nella prossima stagione, ripartendo dalla Terza Categoria, a meno di un – improbabile visto che siamo già a metà luglio – accordo con un club deciso a vendere il proprio titolo sportivo.
Potrebbe nascere un nuovo Varese, ma in quel caso la ripartenza sarebbe dal basso, dalla Terza Categoria, a meno di un – improbabile visto che siamo già a metà luglio – accordo con un altro club deciso a vendere il proprio titolo sportivo.
La prospettiva è buia, di soluzioni facili non ce ne sono e i varesini si dovranno abituare a passare le domeniche guardando in casa d’altri. Almeno fino a quando qualcuno non decida che sia giunto il momento di riportare un progetto calcistico in città. Non una squadra, non un gruppo di giocatori, ma un lavoro fondato su basi solide, visione di futuro e che possa essere economicamente autosostenibile. Utopia? Speriamo di no.
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eppure qualchi anni fa fu campione in Eccellenza senza un sconfitto! mitica stagione ! come mai ?
Enorme vergogna e immensa umiliazione grazie a faccendieri e personaggi ignobili! E’ inaccettabile vedere 109 anni di storia cancellati in questo modo !