“Meglio le riqualificazioni delle piazze che la linea dura, per riportare il decoro in piazza Repubblica”
l'intervento del segretario del PD varesino Luca Carignola, dopo la lettera pubblicata su Varesenews dalla ragazza che è stata molestata in piazza Repubblica
Pubblichiamo l’intervento del segretario del PD varesino Luca Carignola, dopo la lettera pubblicata su Varesenews dalla ragazza che è stata molestata in piazza Repubblica
Vogliamo prima di tutto esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alla giovane varesina per quanto le è accaduto in una delle piazze di Varese. Un fatto grave che non deve accadere in nessuna città del mondo.
Dobbiamo però constatare che questo episodio dimostra ancora una volta la totale inutilità, inefficacia e demagogia delle politiche salviniane in materia di sicurezza nelle nostre città.
La tanto sbandierata “linea dura” infatti in questo anno e mezzo non ha prodotto nessun risultato che andasse oltre lo slogan e anzi, se le condizioni di sicurezza in città sono decisamente migliorate in questi anni lo dobbiamo alla stretta sinergia che si è creata tra l’amministrazione e le forze dell’ordine, che vogliamo ringraziare, che in questi anni hanno aumentato notevolmente le attività di presidio e controllo, come dimostrato anche dagli interventi contro lo spaccio e la mal frequentazione di certe zone anche di oggi.
Questo episodio dunque ci dimostra dunque ancora una volta che la politica, in particolare su un tema tanto delicato come la sicurezza, non può essere affrontato solo con slogan, sui social o da qualche spiaggia famosa. Non basta indossarle “abusivamente” le divise ma bisogna potenziare e sostenere con concreti contributi le nostre forze dell’ordine.
Sono urgenti inoltre azioni concrete, prima di tutto quelle legate al recupero del decoro di molte zone del nostro Paese, e per quanto riguarda Varese, piazza Repubblica è sicuramente una di queste.
Ci auguriamo dunque che il buon lavoro svolto dal sindaco e dal presidente Fontana per il recupero e la riqualificazione della piazza possa procedere spedito, cosa che ci sembra stia avvenendo soprattutto in queste ultime settimane, per avere presto un luogo riqualificato e restituito ai cittadini. Sicuramente sarebbe, insieme ai controlli e presidi delle forze dell’ordine, un primo segnale concreto per rispondere a quanto scrive la giovane varesina.
Di certo invece il Ministro ci lascia ancora una volta un nulla di fatto per quello che era il suo cavallo di battaglia della sicurezza. In un anno e mezzo i risultati sono fermi a meno di zero. Ministro dell’Interno Salvini, sulla sicurezza: non pervenuto.
Luca Carignola, segretario PD Varese
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Caro segretario del PD varesino Luca Carignola ma lei rilegge le cose assurde che scrive prima di pubblicarle?
Ma come si permette di ribaltare meschinamente le vostre colpe sull’altrui lavoro di controllo messo in atto, con infinite e continue opposizione da parte del suo partito, nei confronti di questi delinquenti che continuamente entrano in massa nel nostro paese. Crede veramente che chi la legge sia così stupido da credere che se un branco di extracomunitari, che bivaccano permanentemente in una delle nostre piazze, importunano pesantemente tanto da spaventarla una ragazza che passa sia colpa delle leggi “Salviniane”? Ci vuole proprio una bella faccia tosta per affermare il contrario di quello che è!
Grazie a Dio la sorte della ragazza in questione è stata benevola nei suoi confronti altrimenti saremmo qui per l’ennesima volta a imprecare e inveire contro persone come lei che come al solito invece di trovare una soluzione cercano di minimizzare e sottovalutare i pericoli di mostruosi azioni da parte di chi non ha rispetto della vita altrui.
Lei sta facendo pura demagogia, tanto è vero che a Varese per ora c’è in carica il “suo” partito che per obbligo istituzionale dovrebbe garantire la sicurezza in tutti i modi possibili ai cittadini varesini, impiegando laddove necessario anche ininterrottamente le forze di Polizia Locale. Scaricare le proprie responsabilità sulla sicurezza cittadina ad altre forze politiche serve solo a giustificare le enormi incapacità del vostro partito.
Con disistima Donato Greco.
Leggo la lettera della ragazza che segnala un gravissimo episodio di molestia, fortnatamente senza consequenze gravi. Per questa volta, almeno.
Ma le prossime volte?
La situazione incresciosa venutasi a verificare in tutta Italia, grazie ad una perfida volontà politica di invasione sistematica del Paese da parte di queste orde, con lo scopo di, un giorno, avere voti facili, è ormai ingestibile e lo dico con vero e profondo rammarico.
Sapete perche?
SCrivo questo commento dal Congo, città di Pointe Noire, dove vivo e lavoro da 8 anni, da cittadino italiano espatriato, salvo altri periodi medio lunghi trascorsi in altri paesi africani. Conosco perfettamente la realtà dei luoghi, la mentalità di chi ci vive e sopratutto quella della gran parte dei fannulloni e sfaccendati che decidono di venire in Italia a farsi mantenere a sbafo.
Nel corso delle mie attività professionali ho infatti conosciuto centinaia di persone che, seppur in condizioni di vita modesta ma dignitosa, non penserebbero mai di venire in clandestinità nel nostro o in altri paesi.
Parlo di muratori, ferraioli, capentieri, saldatiri, elettricisti ecc, alcuni molto abili, che non sfigurerebbero certamente al confronto con le maestranze italiane.
Ma questi signori appunto vivono, lavorano, hanno famiglie e non penserebbero mai al mondo di avventurarsi in una cosa del genere.
E che non si dica che io sia razzista perchè non lo sono affatto.
La mia compagna è congolese, abbiamo una bambina di un anno e mezzo, Autora.
Durante il mese di settembre ci trasferiremo appunto a Varese. La cosa che mi disturberebbe enormemente è che la mia compagna possa subire atti di intolleranza, a causa appunto dei giustificati e condivisibilissimi sentimenti di esasperazione che siamo costretti a vivere ormai da troppo tempo. Eppure lei ne ha pieno titolo per vivere in Italia; appunto compagna di un italiano, madre di una bimba italiana.
Sono convintissimo che il popolo italiano, ed io stesso, non sia razzista, è giustamente esasperato. E quando leggo che il nascituro “governo” in itinere, questo obbrobbio voluto da quella banda di cialtroni che non vuol perdere poltrone, spalleggiato dai poteri forti che guardano lungo sino alla futura elezione del Capo dello Stato, intende cancellare le sacrosante leggi salviniane, mi arrabbio ancor più.
Stefano Greco