Pgt, la parola d’ordine è “rigenerazione”
Dopo la commissione territorio in cui è stato tratteggiato il documento, si va verso l’approvazione in Consiglio
Una città che si rinnova in numerose sue aree alcune che da anni necessitano risistemazione, alcune su cui si gioca lo sviluppo del centro sul lungolago in un futuro proiettato su accoglienza e servizi.
Come accennato nei giorni scorsi sarà il consiglio comunale del prossimo 29 ottobre ad approvare la variante di medio termine, cui seguirà un ulteriore passaggio nei prossimi mesi del 2020: si tratte delle nuove regole per ripensare la città cioè volumi, destinazioni e vocazioni.
Le linee guida di questo nuovo sviluppo della città hanno a che fare con l’alto volume di aree dismesse che per Luino significa circa il 50% degli immobili in area urbana. Secondo gli intendimenti dell’amministrazione si parla di “maturazione di proposte per le aree dismesse, Visnova, Ratti e Ferrovia, alla luce delle proposte ed iniziative presentate per la riorganizzazione, ricucitura e rigenerazione del sistema città”. La vera parola d’ordine è dunque una: “rigenerazione”.
Nel dettaglio, per l’area Visnova la proposta recepisce le principali indicazioni dell’Amministrazione volte a garantire un raccordo stradale tra il realizzando sottovia di attraversamento ferroviario e la soprastante zona verso l’ex San Vito e verso la Via Voldomino, quindi la realizzazione di un impianto sportivo indoor utile a garantire la possibilità di svolgere eventi sportivi con spazi a norme per la presenza del pubblico della capienza di 600 posti e con un indice di rigenerazione del 70% dell’esistente.
Sull’ex area industriale Ratti la proposta è quella di rigenerare parte della volumetria degli opifici preesistenti conservando il corpo di fabbrica maggiormente rappresentativo e storico, mantenendo e valorizzando il polo della cantieristica navale, quindi organizzando un complesso architettonico articolato e coniugato con un disegno di risistemazione delle aree pubbliche fronte lago, ex campo di calcio, centro remiero e lido. Il processo di rigenerazione servirà qui ad assicurare accoglienza con funzioni di ospitalità turistico ricettivo salvaguardando la memoria delle radici industriali manifatturiere. La quota di rigenerazione volumi esistenti prevista è del 25%, compresa la conservazione della quota d cantiere navale, 35%.
Per il comparto “Ferrovia” è prevista la riorganizzazione del sistema ferroviario conferma ruolo e prospettiva del “gate Luino” sia passeggeri che merci – ma questi ultimi senza scalo e movimentazione – il piano per la riorganizzazione logistica del complesso ferroviario è ancora in corso ed è prevedibile la dismissione di molti fasci binari nel quadro dell’ottimizzazione degli spazi con la rigenerazione dei volumi dei depositi centrali, che resterebbero interclusi.
È prevista la realizzazione di nuovo terminal bus per almeno 7 stalli delocalizzandolo dalla piazza Marconi e costruendo idoneo collegamento pedonale accessibile e la realizzazione di bretella stradale di collegamento per servire il terminal bus collegando viale Fornara, via Don Folli e il raccordo con il sottopasso ferroviario di via Cairoli; qui i volumi di rigenerazione si attestano attorno al 90%.
Si tratta di interventi complementari con altri previsti e che si innestano sull’esistente: il rinnovato lungolago e Palazzo Verbania quale nuovo polo culturale per l’alto lago Maggiore; il recupero e la conferma di funzioni ricettive di due alberghi in città, l’impegno di Comune e RFI per il riuso del “Palazzo Viaggiatori” della stazione internazionale e la decisione e l’impegno assunto dal Comune per il restauro architettonico e funzionale del complesso del “Lido di Luino”.
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