In arresto cardiaco, salvata dal marito: il suo toccante grazie
Il racconto di una giovane donna che si è sentita male nel giugno scorso. Dopo la lunga convalescenza, racconta come è cambiata la vita
Sono F. B..
Ho 27 anni e sono un operatore socio sanitario. Sono una giovane donna sposata da poco più di due anni. Una giovane donna semplice, con tanti sogni ed obiettivi da raggiungere.
Volevo raccontarvi quello che mi è successo la notte tra l’11 e il 12 giugno 2019.
Purtroppo quello che mi è successo quella notte, mi ha cambiato la vita… E ha cambiato anche me.
Ero rientrata a casa poco prima delle 21. Avevo sonno e mi sentivo molto stanca con le gambe pesanti. Lì per lì, non ho dato peso alla cosa. Ho pensato fosse colpa del caldo che iniziava a farsi sentire per bene. Ero in casa da sola. Mio marito finiva il turno di lavoro alle 22. Nel frattempo, mi addormento sul divano..senza nemmeno rendermene conto. Forse senza nemmeno volerlo. Ma ero davvero troppo stanca.
Mio marito rientra alle 22.15; suona alla porta. Gli apro e gli dico che sono tanto stanca e che vorrei andare a letto. Lui mi chiede di restare sul divano a vedere un film. Lo accontento. Io non riesco a rimanere sveglia e mi riaddormento. Alla fine del film, mio marito mi sveglia per andare a letto. Ci alziamo dal divano..lui controlla di aver chiuso bene la porta e io mi dirigo a chiudere la finestra del soggiorno. Faccio il tragitto dal divano alla finestra dormendo quasi in piedi.. arrivata davanti alla finestra, mi ricordo di aver appoggiato le ante e di aver chiuso gli occhi. Il buio.
Mio marito che mi vede in piedi, barcollante, davanti alla finestra si dirige verso di me.. capisce subito che qualcosa non andava. Inizia a chiamarmi ma io non rispondo. Tempo zero cado a terra. Siamo caduti a terra. Lui è caduto insieme a me per non farmi battere la testa sullo spigolo del tavolo. Continua a chiamarmi ma invano, non rispondo.
Sono bianca con le fauci bluastre. Non c è il battito. Inizia subito a farmi il massaggio cardiocircolatorio. Chiama i soccorsi. Lui continua a farmi il massaggio fino all’arrivo dell’automedica e dell’ambulanza.
I soccorritori mi intubano sul posto. Iniziano la rianimazione… mi fanno 10 scariche con il defibrillatore più l’adrenalina in vena. Non demordono, tenaci più che mai fanno di tutto per salvarmi.
Mio marito, scioccato, assiste a tutto ciò… senza però vedere un segnale di ripresa da parte del mio cuore. In quel momento ha pensato che fossi morta.
I soccorritori mi caricano in ambulanza e mi trasportano in codice rosso all’ospedale di Circolo a Varese. Il mio cuore, riprende a battere durante il trasporto in Ospedale. Una volta arrivato lì, mio marito, non sapeva cosa aspettarsi… I medici gli dicono che il cuore aveva ripreso a battere ma ero in pericolo di vita.
Sono stata 6 giorni in coma nel reparto di Rianimazione. Al mio risveglio, lui era lì… Accanto a me. È la prima cosa che mi ricordo…la sua voce…che mi chiamava. Io ero molto rallentata nei movimenti e nel linguaggio. È stata una lenta ma totale ripresa neurologica.
Nei giorni successivi mi hanno trasferita nel reparto di terapia intensiva unità coronarica. Fino a quando, non sono stata “pronta” per essere trasferita in reparto (cardiologia).
L’arresto cardiaco l’ho avuto per ipokaliemia (mancanza di potassio nel sangue). Molto spesso, purtroppo, è asintomatica. A fine luglio, mi hanno operata e mi hanno impiantato un defibrillatore sottocute (ICD). Non si sa mai… Se dovesse ricapitare, ho questo defibrillatore in corpo che dovrebbe, prontamente, rianimarmi.
Io sono viva GRAZIE all’uomo che ad agosto 2017, ho scelto di avere al mio fianco per sempre… Nel bene e nel male. Se lui non avesse praticato il massaggio cardiocircolatorio durante l’arrivo dei soccorsi, non sarei qui a raccontarlo. Oltre a mio marito, devo un enorme grazie ai soccorritori del 118 e dell’automedica che quella notte, con la loro determinazione, professionalità e la loro caparbietà, ce l’ hanno messa tutta…non si sono arresi un solo istante! Purtroppo, non ho mai visto il loro volto.. dei miei “angeli”. Vorrei tanto poterli ringraziare e chissà… Magari stringergli la mano (se solo fosse possibile). Spero almeno che leggeranno queste righe… Così sapranno che io, non li ho dimenticati…
Un altro caloroso ringraziamento lo devo fare a tutti i medici, infermieri ed Oss della cardiologia dell’ospedale Circolo di Varese. Un equipe eccezionale. Ringrazio anche la mia famiglia: mio papà, i miei fratelli, i miei suoceri, le mie cognate, mio cognato e i miei due splendidi nipotini per non avermi mai lasciata da sola.
Oggi, seguo sempre i controlli di routine, prendo i farmaci prescritti (10 pastiglie al giorno) e vivo la vita con un altro spirito. Concentratevi sulle cose belle che possedete e fatene qualcosa di straordinario… Non pensate a ciò che vorreste ma che non possedete. Non ho gettato via i miei sogni ed i miei obiettivi. Quelli ci sono e ci saranno… Sempre. Mi auguro di riuscire a tornare a fare il mio lavoro quanto prima. Non auguro a nessuno di passare quello che ho passato… E che in parte, sto ancora passando. Ma la vita è così.. le cose succedono senza nemmeno darti il tempo di rendertene conto.
Scusatemi per la pappardella. Ma non sono riuscita a riassumere tutto ciò… Una cosa così.. grande in poche righe. Voi ovviamente riassumerete il tutto:-)
Vi ringrazio per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia storia ma soprattutto di avermi dato la possibilità di ringraziare i soccorritori. Vi auguro un felice e sereno anno!!
Resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Grazie,
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