Il premio Chiara “Torna a casa”
Approvata una convenzione tra comune e associazione che organizza il premio: nuova sede al castello di Masnago e maggiori sinergie con l'amministrazione a oltre 20 anni dallo "strappo"
Per la prima volta dopo tanti anni, il premio Chiara ha annunciato le sue attività annuali da palazzo Estense, sede del comune, e non più da villa Recalcati, sede della provincia di Varese: il perchè arriva dall’annuncio di una convenzione che ha un valore simbolico ben superiore al puro atto.
Il comune di Varese ha infatti deciso di concedere in uso dei luoghi del castello di Masnago per dare una nuova sede all’associazione amici di Piero Chiara, e non solo: il lavoro della associazione potrà infatti godere della collaborazione dell’Ufficio Cultura e del personale della biblioteca.
«Da oggi noi ci sentiamo più a casa – ha “confessato” Romano Oldrini, presidente dell’Associazione Amici di Piero Chiara – Anni fa c’erano stati problemi che avevano divaricato i percorsi tra l’Amministrazione Comunale e il premio Chiara. Fortunatamente, nel frattempo, abbiamo avuto amici in villa Recalcati: ma questo recupero della centralità del comune ci fa sentire di nuovo a casa. Sapere che c’è un aggancio preciso in comune per noi e una struttura che ci aiuterà non solo economicamente ci rende felici»
«Il Premio Chiara – ha spiegato il sindaco Davide Galimberti – è una iniziativa importante, il cui fascino si è consolidato negli anni e che ha una grande capacità attrattiva sul nostro territorio. Lo scopo della convenzione è guardare oltre quanto di buono già c’è, immaginando un futuro ancora più solido. La sinergia tra Comune e Associazione manterrà la piena autonomia di quest’ultima, ma porterà benefici non solo di carattere economico. Faremo rete per crescere insieme».
All’Associazione viene destinato innanzitutto uno spazio a uso ufficio e un altro, comune, per incontri e riunioni: «La prima cosa da dire oggi è grazie – spiega Bambi Lazzati, anima del premio Chiara e motore dell’associazione – Innanzitutto perchè ci ha concesso una location che ci permette un grande risparmio economico ma anche un grande aiuto all’organizzazione e alla gestione delle attività, ma anche perchè ora abbiamo una sede storica nel mondo della cultura varesina».
«Questa sinergia – ha sottolineato il consigliere comunale Enzo Laforgia, che si è adoperato affinchè la convenzione andasse in porto – aiuta il Premio nella sua organizzazione e permette la crescita della proposta culturale di Palazzo Estense».
«Il Comune – ha concluso il presidente della Commissione Cultura di Palazzo Estense Francesco Spatola – è la casa di tutti i cittadini e la casa della cultura. Che ci fosse uno spazio per il Premio Chiara era un’esigenza che condividevamo da tempo: il raccontare di Chiara era un raccontare di questa terra e così è significativo il fatto che l’Associazione a lui dedicata possa tornare a casa».
Le iniziative dell’edizione 2020 del Premio Chiara si terranno dalla fine del prossimo settembre e per tutto il successivo mese di ottobre. Prima, però, saranno compiuti altri tre importanti passi: venerdì 14 febbraio, alle 10.30 a Villa Recalcati, saranno presentati i bandi di concorso per le categorie Editi, Giovani, Inediti, per il concorso di videomaking e per il Premio Prina. Giovedì 25 giugno, invece, serata al Castello di Masnago, a partire dalle 18.30, per presentare la terna finalista del Premio Chiara Editi, i finalisti della categoria Giovani e il vincitore per quanto riguarda gli Inediti. Da ultimo, infine, venerdì 18 settembre alle 10.00 a Palazzo Estense verrà presentato il programma completo del Premio Chiara Festival del Racconto.
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