Le opposizioni unite: “Maggioranza scappa dal confronto per paura”
I consiglieri Baroffio, Carlesso e Lomi chiedono ai componenti della maggioranza guidata dal sindaco Catelli di non boicottare il consiglio comunale chiesto dall'opposizione: "Sono divisi e impreparati"
La situazione politica a Fagnano Olona continua ad essere tesa e alle tensioni interne alla maggioranza si aggiungono anche quelle (in teoria più naturali) con l’opposizione a causa della richiesta di convocazione di un consiglio comunale per chiedere alcuni chiarimenti di carattere non solo politico alla maggioranza.
Se il sindaco Maria Elena Catelli è in convalescenza a causa di un problema di salute, lo scontro si concentra tutto tra gli scranni più bassi del consiglio, quelli occupati da giunta e consiglieri. La data prevista per il consiglio comunale delle minoranze è l’11 febbraio ma nei giorni scorsi il capogruppo della maggioranza Beltemacchi aveva annunciato a Malpensa24 che la maggioranza non avrebbe preso parte a quel consiglio. Un’ordine di scuderia che, però, sembrerebbe non trovare una sponda in Forza Italia che è, a sua volta, in rotta con Fratelli d’Italia e Lega.
L’opposizione ha deciso, quindi, di affrontare di petto la questione con una conferenza stampa nella quale hanno presentato dubbi, perplessità e rimostranze nei confronti di una maggioranza e di una giunta che definiscono «ancora impreparata come il primo giorno e litigiosa al proprio interno».
Paolo Carlesso di Fagnano Bene Comune, Walter Lomi del Movimento 5 Stelle e Marco Baroffio di Siamo Fagnano sono uniti nel chiedere un confronto: «Se hanno paura di confrontarsi non sarà altro che una conferma delle loro difficoltà – spiegano -. C’è l’urgenza di capire quale sia la situazione politica interna alla maggioranza, chiediamo chiarezza sul rimpasto di cui si parla da mesi e poi chiediamo chiarimenti su altri aspetti dalle pensiline dell’autobus al nuovo sistema audio-video dell’aula magna. Infine c’è la questione del recupero della colonia elioterapica, un progetto da 1,5 milioni di euro sul quale il sindaco aveva detto di voler accelerare ma del quale non si trova traccia nel bilancio e nemmeno nel piano triennale delle opere».
L’opposizione, in buona sostanza, teme che le forti tensioni interne e quella che definiscono “scarsa preparazione amministrativa” non finiscano per rallentare tutta la città.
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