Luino, la conta dei danni il giorno dopo
Sopralluogo sul tetto dell'ospedale colpito dalla furia del vento e taglio rami pericolanti al parcheggio. Lento ritorno alla normalità dopo le raffiche a oltre 70 chilometri l'ora
Questa mattina, mercoledì, i vigili del fuoco erano ancora alle prese con cornicioni pericolanti e interventi vari di taglio e sistemazione degli ultimi alberi lesionati dal vento che hanno fatto fermare poco prima della mezzanotte di martedì il computo delle uscite su Luino e dintorni al numero di 43: un intervento via l’altro per tetti pericolanti e in alcuni casi scaraventati a terra, come nei pressi della stazione.
CREVA – E proprio come avvenuto alla casa parrocchiale di Creva dove ancora questa mattina erano ben visibili le coperture in lamiera fatte volare fin nella piazza P.Tolini dalla struttura che ospita la Caritas proprio di fianco alla chiesa di Nostra Signora di Lourdes.
Ora l’immobile è agibile ma l’antenna è rimasta storta e stamani era al lavoro l’elettricista: sono ancora presenti alcune assi che tengono lontane auto e pedoni dai cornicioni: non sono pericolanti, ma non si sa mai.
Cornicioni che invece hanno preoccupato seriamente non solo le coperture dei vicini condomini di via Bottacchi, ma anche la copertura dell’ospedale.
OSPEDALE – Stamani al Luini Confalonieri era ancora in corso un sopralluogo sul tetto che ieri è stato sistemato da una ditta specializzata sotto la supervisione dei vigili del fuoco: il vento è stato così forte da causare problemi al terzo piano dove si trovano gli ambulatori di oculistica.
Gli spifferi sono entrati nella struttura e hanno fatto sbattere molto forte gli infissi tanto da far prendere la decisione di posticipare un paio di interventi chirurgici alla cataratta in programma.
Salvo la zona esterna al pronto soccorso la situazione nel cortile è tornata alla normalità.
Si lavora invece al parcheggio interno dell’ospedale: vietato entrare con le auto, se non per raggiungere il pronto soccorso: i mattinata difatti era in corso l’attività di potatura dei rami pericolanti e lo sfoltimento dei grandi pini che ricoprono la parte destra della struttura: tutto transennato, accesso proibito e motoseghe al lavoro.
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