Pazienti monitorati a distanza, grazie alla generosità dei varesini
Installato nella medicina ad alta intensità del Circolo un sistema di telemetria per 12 posti letto. Presto ne arriverà un secondo. Una tecnologia acquisita con le donazioni
Da sabato, nella medicina ad alta intensità (MAI) al terzo piano dell’Ospedale di Circolo di Varese, un mega reparto destinato ad accogliere i pazienti Covid + diretto dal Prof. Francesco Dentali, è stato installato un sistema di telemetria per 12 posti letto.
Altrettanti pazienti, selezionati tra i casi più delicati, vengono così monitorati h24 a distanza dal personale: pressione arteriosa, saturazione, frequenza ed attività cardiaca vengono rilevati costantemente al paziente e tenuti sotto controllo evitando continui accessi nelle stanze.
Si risparmia così il tempo, soprattutto quello di vestizione e svestizione, e si riduce l’utilizzo dei dispositivi di protezione, aumentando però la qualità dell’assistenza.
Entro la fine della settimana, un altro sistema di telemetria sarà installato anche al quinto piano del monoblocco, dove ha sede la MAI 2.
Questa ulteriore tecnologia è stata acquistata dall’Azienda utilizzando i fondi donati dalla generosità di cittadini, imprese e Enti del Terzo Settore, per una spesa di oltre 60mila euro. Altri 12 pazienti potranno così essere monitorati costantemente e a distanza.
Grazie alla telemetria, il reparto in questione si avvicina sempre di più, come tipologia di assistenza erogata, ad una Terapia SubIntensiva.
«I pazienti sottoposti a telemetria sono i più delicati – spiega il Prof. Dentali – Non dimentichiamoci che molti dei pazienti colpiti dal nuovo Coronavirus avevano già altre patologie che vanno gestite: cardiopatie, aritmie, insufficienze respiratorie pregresse, diabete. Grazie alla telemetria li possiamo tenere monitorati costantemente, proprio come in una terapia subintensiva”.
Nella stessa direzione va l’acquisto, anche questo grazie ai fondi raccolti, di ecografi portatili: alcuni sono già disponibili, altri saranno consegnati a breve e permettono di completare l’esame clinico sul paziente: piccoli quanto uno smartphone, questi ecografi posso essere cellofanati e portati rapidamente da un letto all’altro per monitorare quotidianamente il compenso cardiocircolatorio dei pazienti. “Sottoporre questi pazienti alle lastre polmonari e cardiache di controllo è molto complicato: bisogna spostarli e disinfettare ogni volta la sala radiologica. – conclude Dentali – Grazie a questi ecografi, possiamo ovviare al problema e fare di più: possiamo valutare i pazienti in maniera approfondita tutti i giorni”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.