Chi pensa alla salute dei frontalieri, venduti in nome dell’economia?

Le domande e le paure di Patrizia, che vive a Varese lavora in Svizzera: "Le frontiere chiuse ma per noi no. L'appello a rimanere a casa vale per tutti ma per noi no"

frontalieri svizzera apertura dogana

Buongiorno, sono Patrizia, vivo in provincia di Varese e lavoro nella vicina Svizzera.

Sono molto perplessa sul comportamento del governo e della regione riguardo ai frontalieri.

Spero che nella richiesta di fermare tutto da parte della regione Lombardia sia compresa anche la categoria dei lavoratori transfrontalieri, al momento non siamo considerati, anzi siamo stati venduti in nome dell’economia al miglior offerente.

Le frontiere chiuse, si ma per noi no. L’appello a rimanere a casa, vale per tutti, ma per noi no.

Ogni giorno mi sveglio e spero che chiudano definitivamente le dogane, non mi aspetto questa direttiva dalla Svizzera, al momento in Ticino i contagi sono crescenti, i posti per le terapie intensive limitati. Non hanno chiuso le scuole, se non quelle non obbligatorie.

Al lavoro proveniamo da varie provincie (Varese, Como, Sondrio). Ma nessuno considera la possibilità di un contagio di ritorno? Se un frontaliere si dovesse ammalare contagerebbe quante province?

Ma se un frontaliere dovesse stare male in territorio elvetico, quale sanità se ne occuperebbe? Per favore vorrei chiarezza, visto che il sistema sanitario lombardo è al collasso.

Nessuno considera la nostra salute? Chi ci tutela? Però quando si parla di ristorni diventiamo magicamente importantissimi, una risorsa inestimabile.

Le aziende svizzere si sono già armate di un programma di emergenza che prevede  che alcuni volontari risiedano in Ticino per assicurare la produzione aziendale nel caso in cui chiudessero le dogane.

Come tutti, né io né i frontalieri siamo immuni al corona virus.

Per favore fate quello che potete per aiutarci.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Marzo 2020
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  1. Fournit69
    Scritto da Fournit69

    Mi chiamo Michi e sono un frontaliere grazie a questo cesto della svizzera diudere le frontiere più piccole le altre erano intasate dalle 05,00 2 ore da varese centro a stabio controlli minimi al permesso masse di persone a piedi da Ligurno alla frontiera coperte le bocche solo con sciarpe Cantello centro invasa con lamentele di qualche persona sveglia sui balconi per le persone in giro .Dalla svizzera girano solo notizie che non ce nessun rischio nelle industrie svizzere le mense e gli spogliatoi pieni senza nessun piano di prevenzione dalla sanita svizzera .Per molti aspettano che l’Italia blocchi le frontiere svizzere cosi non riconoscendo nessun indennizzo ai frontalieri e a spese italiane invece sii ?Intanto OMS a Ginevra non dice niente della svizzera tutto ok

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