Rette del nido e baby sitter: una lettrice lancia un appello al Sindaco di Varese
La sospensione delle attività didattiche ha messo in crisi le famiglie che oltre alla retta devono pagare chi si prende cura dei loro bambini
Una lettrice, mamma e lavoratrice scrive alla nostra redazione per lanciare un appello.
Vi scrivo questa email perché ritengo opportuno che si inizi a parlare sulle testate giornalistiche della incresciosa situazione che stiamo vivendo oramai da due settimane.
Le scuole di ogni grado, comprese quelle dell’infanzia e gli asili nido, come ben noto, sono chiusi oramai da due settimane e rimarranno chiusi fino almeno al 15 marzo.
Noi genitori al fine di poter lavorare ci troviamo costretti a contattare baby sitter.
Nonostante questa situazione di crisi, le strutture private di asili nido ci mandano a richiedere il pagamento delle rette per intero non scontando nulla, neppure i pasti!
Credo sia opportuno lanciare un appello affinché il sindaco di Varese, come altri sindaci di altre città hanno già fatto, possa adottare un’ordinanza per sospendere il pagamento delle rette finché le scuole (pubbliche e private) rimarranno chiuse.
Grazie mille per l’attenzione.
Cordiali saluti,
Marianna Garritano
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E’ sicuramente legittimo quello che chiede la lettrice ma si pensi ai gestori delle scuole che in assenza di aiuti economici sono comunque costretti a pagare il personale e le altre spese necessarie al mantenimento delle strutture scolastiche. Ritengo sia quindi un gesto di responsabilità sociale continuare, al momento, a pagare le rette. Se arriveranno aiuti economici quali la cassa integrazione le scuole potranno restituire una quota alle famiglie.
Gentile sig.r gBottinelli. Se le scuole ed asili sono chiusi non hanno nessun costo di personale a cui far fronte.