Come fare per sospendere il mutuo, ottenere un voucher o un congedo
In molti si chiedono come richiedere i vari sostegni al reddito contenuti nel decreto "Cura Italia"
Dopo la pubblicazione del decreto “Cura Italia“ (il testo del decreto) la domanda che è risuonata nelle case degli italiani è stata la seguente: come faccio a ottenere ciò che il Governo ha disposto? La settimana scorsa parlando di Ubi Banca e della moratoria sui mutui avevamo spiegato che era sufficiente presentarsi in banca e presentare la richiesta. Lo stesso vale per tutti gli istituti di credito (ricordatevi che in questo periodo a causa dell’emergenza sanitaria molte banche hanno orari ridotti o ricevono solo su appuntamento. Prima di muovervi consultate il sito ufficiale della banca in cui dovete andare).
Bisogna fare domanda all’istituto di credito che ha concesso il mutuo o a chi ha erogato il credito. La condizione è che la sospensione dei pagamenti sia chiesta a causa dell’emergenza epidemica. Nei casi in cui non si possa andare fisicamente alla filiale, chiamare i numeri verdi pubblicati sui siti delle stesse banche. Questa indicazione vale sia per le imprese che per i privati che in questo modo possono “congelare” rate dei mutui e finanziamenti fino alla fine di settembre.
AGENZIA DELLE ENTRATE
Per l’Agenzia delle Entrate sono sospese le cartelle di pagamento, compresi gli avvisi di accertamento che hanno la scadenza compresa tra l’8 marzo e il 31 maggio. In questo caso non bisogna fare nulla, la sospensione opera automaticamente e i pagamenti slittano al 30 giugno. Per le imprese con un fatturato sotto i due milioni di euro c’è la sospensione automatica anche del versamento Iva.
CONGEDO PARENTALE E VOUCHER
La fruizione del nuovo congedo parentale è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, per un totale complessivo di quindici giorni ed è subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o altro genitore disoccupato o non lavoratore.
Il voucher per la baby sitter ammonta a 600 euro, ad eccezione per quello destinato ai dipendenti della sanità che è di 1000 euro. Le domande dovranno essere presentate online all’istituto di previdenza sociale. Il voucher prevede anche la registrazione all’Inps della baby sitter, nel caso non abbia già un rapporto di lavoro regolare in corso.
Le modalità operative per accedere ai due strumenti le stabilirà l’Inps. Il congedo verrà retribuito al 50% del normale stipendio se si hanno figli di età fino a 12 anni. Non sarà retribuito se i figli hanno fra 12 e 16 anni. Questi due sostegni al reddito valgono per il periodo di chiusura delle scuole, i genitori devono essere tutti lavoratori e non beneficiare di altri ammortizzatori sociali. Il congedo parentale e il voucher possono richiederlo tutti i lavoratori che operano nel privato, siano essi dipendenti, autonomi e lavoratori co.co.co.
INDENNITÀ AUTONOMI E CASSA INTEGRAZIONE
Lavoratori autonomi, professionisti, stagionali e co.co.co potranno chiedere all’Inps un’indennità di 600 euro. La quarantena certificata dal medico verrà coperta dalla malattia.
Le imprese che vogliono accedere alla Cassa integrazione ordinaria dovranno fare domanda all’Inps con procedura online. Fa eccezione la cassa integrazione in deroga che è di competenza delle Regioni, la novità è la sua estensione anche a chi ha un solo dipendente e per tutti i settori, con esclusione di quello domestico. Il periodo di copertura va dal 23 febbraio al 31 agosto dell’anno in corso per un massimo di 9 settimane.
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