Cibo, farmaci ma anche abiti puliti in ospedale: le richieste di aiuto alla Croce Rossa
Da quando è iniziata la crisi, sono circa 500 le chiamate di aiuto giunte al " telefono gentile" della Croce Rossa comitato di Varese. Anziani e pazienti fragili, ma anche richieste di aiuto particolari
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il Comitato varesino della Croce Rossa ha cercato volontari. Una chiamata generale a cui hanno risposto oltre 400 persone, tanti giovani e molti quarantenni, tra cui hanno individuato un centinaio di “volontari temporanei” che, dopo una formazione di base veloce, è entrato nelle squadre che stanno gestendo le tante difficoltà .
Dalla scorsa settimana, le crocerossine sono presenti tutte le mattine del tendone allestito in via Rossi dove si eseguono i tamponi per i pazienti covid in via di guarigione. Al pomeriggio entrano nelle case di riposo e nei centri residenziali per disabili per eseguire i test sul personale. Al loro fianco “sanitari volontari temporanei”, soprattutto odontoiatri che, chiusi i propri ambulatori, hanno deciso di offrirsi per fare la propria parte. Nella sede di via Durant, volontari formati, con abilitazione a guidare le ambulanze e a salire sulle vetture del 118, sono a disposizione per sostenere la rete dell’emergenza urgenza.
Al di là dei compiti strettamente sanitari, però, il Comitato varesino di Croce Rossa ha spostato il suo quartier generale a Gazzada per portare avanti il suo secondo compito, di assistenza sociale, divenuto altrettanto importante : « Il nostro “Telefono gentile” – spiega Luisa Bonera, referente obiettivo strategico inclusione sociale del del Comitato locale di Varese – risponde alle telefonate che ci arrivano dal numero unico dell’emergenza nazionale ma anche da un numero nostro dedicato all’emergenza. Ci chiedono soprattutto aiuto con la spesa o con i farmaci. Sono persone anziane, fragili, ma anche positivi e in quarantena che non possono uscire. Compriamo loro cibo o andiamo a recuperare medicinali in farmacia o negli ospedali dove sono in cura. Spesso dobbiamo andare nei presidi di Milano perchè, magari, ci sono pazienti seguiti da specialisti di Milano che hanno bisogno di farmaci particolari non disponibili in farmacia».
Tra gli incarichi particolari c’è il trasporto di abiti: « I pazienti spesso vengono caricati in ambulanza in estrema emergenza per essere trasportati in ospedale. Una volta ricoverati rimangono soli e nessuno può raggiungerli. Hanno bisogno di biancheria, di un cambio. Così andiamo a prendere ciò che serve nelle loro case e li consegniamo all’ospedale. Ci sono poi pazienti di altre zone lombarde ricoverate a Varese perchè, in questo momento, il Circolo è un hub per alcune patologie. Dobbiamo muoverci per le varie province per recuperare abiti e biancheria da portare anche a loro. Senza contare che ci sono pazienti di altre zone d’Italia, arrivati qui con parenti che alloggiano in strutture temporanee: l’emergenza sanitaria li ha sorpresi a Varese e sono bloccati. Spaesati, lontano da casa, hanno bisogno di aiuto. E noi ci siamo».
Piccole emergenze quotidiane che i volontari cercano di risolvere quotidianamente dalle 8 del mattina alle 20: « Ci siamo divisi in squadre con incarichi fissi – spiega la referente del progetto di inclusione sociale – così diminuiamo i rischi. Perché poi abbiamo tutte le attività quotidiane che fanno parte della routine: le famiglie in difficoltà che oggi hanno ancora più bisogno e a queste se ne aggiungono altre, piegate da questa crisi. Fortunatamente la rete varesina di aiuto funziona bene. Noi, al momento, stiamo anche supportando il “Banco alimentare” che non può muoversi liberamente perchè ha un’età di volontari un po’ elevata. Alla Croce Rossa sono arrivati tanti candidati giovani che sono entrati in via temporanea: universitari o quarantenni che si sono messi a disposizione ».
Una macchina abituata a lavorare in emergenza e che sta rispondendo bene: « Dopo i primi giorni di grande crisi, ora la situazione si è abbastanza assestata. Abbiamo i nostri “clienti affezionati” che ci chiamano ogni settimana per la spesa. Ma abbiamo anche chi ha solo bisogno di un conforto o di una voce amica. E il nostro telefono gentile continua a squillare. In 20 giorni sono già 500 le chiamate a cui abbiamo risposto».
COME CONTATTARE CRI
Numero verde: 800 – 065510 (attivo 24 ore su 24)
Numero Sala Operativa: 0332 813163 Interno 4 (dalle ore 8:00 alle ore 20:00)
E-mail: criperlepersone@crivarese.org
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