Il coro che unisce i bimbi separati dal virus

I bambini di due cori della Valcuvia realizzano una canzone dalle loro case grazie agli smartphone di mamma e papà. Una “prova generale“ di quella che sarà una canzone da cantare tenendosi per mano

Avarie

Chiudere gli occhi e immaginare la mano del compagno di coro che ti stringe, ascoltando la sua voce: l’amicizia è anche questo e per i più piccoli la  lontananza viene vinta attraverso la musica, nella speranza di rivedersi presto in carne e ossa.

Durante il lockdown il Piccolo Coro Valcuvia e il Piccolo Coro Rosetum, infatti, non si sono fermati.

Anzi, si sono impegnati per realizzare un’iniziativa lanciata dall’Antoniano di Bologna: gli organizzatori dello Zecchino d’Oro hanno infatti messo a disposizione dei bambini dei cori loro affiliati una canzone scritta ad hoc per il momento che stiamo vivendo, chiedendo la disponibilità a registrarlo.

L’autore, Alessandro Visintainer (vincitore dell’ultimo Zecchino d’Oro con “Acca”), ha composto una delicata melodia sul testo “Andrà tutto bene. Restiamo insieme”, che i bambini hanno studiato tramite le videolezioni tenute dalla loro direttrice Margherita Gianola.

Una volta imparato bene il brano, ogni corista ha cantato a casa propria la canzone con la base in cuffia, ripreso con il cellulare da un famigliare.

 La magia dei mezzi di comunicazione e della tecnologia ha fatto il resto: il coro, che era stato diviso da un piccolo virus, è stato riunito in modo virtuale, ma anche spirituale, dall’ingegno e dalla volontà che hanno superato ogni barriera.

Il risultato è stato pubblicato sul canale YouTube dell’Associazione Culturale Valcuvia, preceduto da un’intervista all’autore della canzone, che ha rivelato un sorprendente aneddoto sulla genesi del brano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2020
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