“Balconi fioriti”, tempesta nella maggioranza
L'iniziativa del Comune di Varese ha creato "un caso" tra Italia Viva e Varese 2.0, due forze del "governo" cittadino: dopo le dichiarazioni di Pullara, le reazioni del movimento civico guidato dal vicesindaco Daniele Zanzi
Non è la prima volta che si parla di crisi nella giunta o nella maggioranza del Comune di Varese. E quasi ogni volta l’assessore coinvolto è Daniele Zanzi: vicesindaco, con delega alla polizia locale, rappresentante di quel movimento, Varese 2.0, che sulla preservazione del “bello” – sia naturale sia architettonico – della città ha fatto la sua forza politica.
In passato ciò era avvenuto per alcune dichiarazioni “schiette” del vicesindaco, in contrasto con qualche decisione dei colleghi: situazioni che però, in realtà, non hanno mai fatto nemmeno traballare l’attuale maggioranza, neppure nei periodi di più duro contrasto con l’ex assessore alla cultura, tanto per citare un caso.
Da alcuni giorni però è tornata maretta, soprattutto sui social, alimentata da voci di crisi all’interno della maggioranza di Palazzo Estense: e anche in questo caso è Zanzi a venire indicato come figura centrale di questo potenziale “mal di pancia”. Spifferi ai quali il movimento replica così: «Varese 2.0, in quattro anni di legislatura, ha sempre dimostrato la piena lealtà alla giunta che ha contribuito, in modo decisivo, a far nascere – commenta una nota di Varese 2.0 – Forse sin troppa, verrebbe da dire, e sicuramente in modo sin troppo silenzioso. Certo, non sono mancati i distinguo, i disaccordi su alcuni provvedimenti, ma sempre in una visione costruttiva, volta al rilancio della città».
Oggi, però «succedono cose strane, alle quali non è Varese 2.0 a dover rispondere, non è Varese 2.0 a dover dare spiegazioni». Aggiunge il movimento.
Ma cosa succede esattamente? «Succede che Consiglieri della maggioranza allargata (e speriamo solo questi…), desiderosi forse di mettersi in luce, di apparire proattivi si direbbe oggi, incominciano a “picconare” la maggioranza stessa, partendo, insensatamente, da un semplice provvedimento relativo all’abbellimento della città».
“Quanto è costato rendere belli i balconi del centro di Varese, ai tempi del Covid?”
Il riferimento è a un intervento del capogruppo di Italia Viva, Giuseppe Pullara, che punta il dito sull’iniziativa “balconi fioriti” (è questo il provvedimento a cui si riferisce Zanzi) e sui suoi costi, in un momento difficile come quello del post Covid, domandandosi se è davvero necessario.
«Ringraziamo peraltro il Sindaco Galimberti e l’Assessore Perusin per le loro parole di dissociazione in proposito» sottolinea Varese 2.0 che ha apprezzato le parole di sostegno del sindaco al suo alleato civico. Il primo cittadino, pur senza citare il suo nuovo alleato in maggioranza, si è dichiarato addirittura «Molto scioccato dalle polemiche. Non vorrei che il dissenso sia pregiudiziale solo perché l’iniziativa è stata proposta da me e dal vicesindaco Zanzi».
In effetti, tra Varese 2.0 e Italia Viva i rapporti da “colleghi di maggioranza” non sono cominciati bene: fin dalla perplessità di Varese 2.0, una volta costituitosi in consiglio il gruppo di Italia Viva, sul fatto che Stefano Malerba conservasse la presidenza del consiglio comunale, che lui aveva ottenuto come rappresentante dell’opposizione e ora detiene come tassello della maggioranza. Ma, come sottolinea ancora il movimento di cui Zanzi è espressione istituzionale: «È chiaro che l’obiettivo è molto più grande».
La tempesta, perciò, sembra in arrivo: «Varese 2.0, però, ha un grande vantaggio in tutto questo – commentano i civici – Non ha nulla da perdere perché non ha mai avuto nulla da guadagnare. Ci siamo messi in gioco per la città e continueremo a farlo, dentro e fuori dal palazzo, ce ne andassimo o ci cacciassero, ma sempre con lo stile ed il rispetto per le istituzioni che ci hanno sempre contraddistinto. La coerenza è lo snodo centrale, oggi. A Varese 2.0 si potrà imputare tutto, ma non la mancanza di questo valore, così sconosciuto in politica, ma così necessario in questo momento».
E, per amor di coerenza, il movimento civico annuncia: «Nei prossimi giorni faremo alcune considerazioni molto concrete, alcune doverose precisazioni alle quali attenderemo risposte altrettanto concrete. Ci aspettiamo anche attacchi impropri, ai quali, lo diciamo subito, non daremo seguito, salvo siano lesivi della nostra dignità politica e personale. È giusto che si apra un dibattito, ma lo si faccia coinvolgendo la città, in modo aperto e trasparente».
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