Inquinamento da idrocarburi: un weekend senza acqua potabile per 6mila persone
"Dobbiamo attrezzarci. L’acqua non tornerà potabile fino a lunedì mattina almeno. Poi dipenderà dal tempo" spiega il sindaco Galimberti. La situazione a Varese e Comerio
«Dobbiamo attrezzarci. L’acqua non tornerà potabile fino a lunedì mattina almeno. Poi dipenderà dal tempo». Il sindaco di Varese Davide Galimberti non vuole alimentare illusioni sul fatto che si possa risolvere nelle prossime ore il problema dell’inquinamento da idrocarburi che ha coinvolto i comuni di Comerio e Barasso e oltre una sessantina di vie nel capoluogo, per un totale di oltre 6000 persone: l’acqua non tornerà potabile in poche ore, ma in giorni.
In compenso però tiene a precisare che «Il livello di inquinante in realtà è solo leggermente superiore alla soglia, perciò la situazione non è grave» e che «L’acqua, non potabile, non va utilizzata da bere o per cucinare, ma può però essere utilizzata per tutti gli altri usi».
Tant’è vero che: «Abbiamo anche allertato la grande distribuzione della zona di aumentare le riserve di acqua, perchè prevediamo anche un maggiore consumo di acqua minerale».
Le bonifiche sono già in corso, e non ci sarebbero comunque indagini penali: «Salvo informazioni diverse – ha commentato nella mattinata il sindaco – Sembra si tratti di un incidente, e non ci sia nulla di doloso».
Lo sversamento, accidentale, sarebbe partito dal Campo dei Fiori. «Vogliamo capire bene l’entità del danno ambientale – Ha commentato nel pomeriggio il consigliere regionale Giacomo Cosentino, membro della commissione ambiente di Regione Lombardia – Abbiamo già attivato Arpa Lombardia, e nei prossimi giorni avremo dettagli in più in merito alla situazione. Sono in corso attività di monitoraggio. Bisogna procedere velocemente sia per ridare a migliaia di cittadini l’acqua potabile sia per preservare e bonificare tutta l’area interessata. Ci aspettiamo massima collaborazione da parte di tutti gli enti preposti».
A COMERIO L’ACQUA E’ NEL CENTRO CIVICO
«L’ordinanza di noi sindaci è a titolo precauzionale, ma siamo tenuti a emetterla, nella situazione in cui siamo. In ogni caso è possibile lavarsi e usare l’acqua per usi diversi dal bere e cucinare» precisa Silvio Aimetti, sindaco di Comerio.
«Noi stiamo distribuendo l’acqua con le cisterne nel centro civico comunale – Sottolinea il sindaco – Abbiamo inoltre portato l’acqua alla casa di riposo e ci stiamo attrezzando per il campo estivo all’asilo, che comincia lunedì».
L’acqua arriva in grandi cubi, portati ai cittadini di Barasso e Comerio a cura dei volontari della protezione civile Valtinella.
«Avendo ottenuto da LeReti un’ altra fornitura di acqua, domenica mattina verrà effettuata una ulteriore distribuzione, a Comerio presso il Comune dalle 9.00 alle 12, a Barasso in Piazza S.Martino dalle 9.00 alle 11.00 – spiegano i volontari sul loro gruppo Facebook – Rimangono disponibili le cisterne di acqua sia nel piazzale del Municipio di Comerio, che in piazza a Barasso».
Anche Comerio, quindi, si prepara a un disagio che si prolunga per giorni: «I cittadini telefonano in tanti per chiedere informazioni – spiega Aimetti – E comunque voglio capire fino in fondo cos’è successo. Comerio ha un acquedotto che è sempre stato un fiore all’occhiello, chi di dovere doveva fare qualcosa che evidentemente non ha fatto. Finita l’emergenza, bisognerà fare i conti: sulle reti idriche c’è chi si deve fare un esame di coscienza»
LA SITUAZIONE A VARESE
DOVE SONO LE AUTOBOTTI
Una cisterna da 15 metri cubi è posizionata alla chiesa San Massimiliano Kolbe in viale Aguggiari; le altre quattro, da un metro cubo ciascuno, si potranno trovare in piazza Milite Ignoto a Sant’Ambrogio, nel parcheggio Robarello per Bregazzana e nel piazzale di fronte al cimitero di Bregazzana. Nel pomeriggio di sabato verrà inoltre messa a disposizione una nuova botte in zona Montello.
Per prendere l’acqua, il comune ricorda ai cittadini di presentarsi muniti di bottiglie, taniche e contenitori adatti.
QUALI SONO LE VIE INTERESSATE DALL’ORDINANZA
Solo in una serie di vie nel comune di Varese l’acqua non è potabile. Qui sotto la lista delle strade coinvolte, ricordando che l’acqua non può essere utilizzata per bere o cucinare nemmeno dopo la bollitura, trattandosi di inquinamento da idrocarburi.
Sant’Ambrogio/Fogliaro
- via Prima Cappella (sino a civico 5)
- via Virgilio
- via Cellini
- via Taramelli
- via Robarello
- via Cereda
- strada dei Castagni
- via Colletta
- via Bormida
- via Ausonio
- via Omero
- via Catullo
- via Tanaro
- via Lazzaro Papi
- via Bossi
- via della Madonnina
- via del Mot
- via Agnesi
- via Filelfo
- via Padre Pio da Petralcina
- via Rossetti
- via Canetta
- via Baraggia
- via Sacro Monte
- p.zza Milite Ignoto
- via Bonfanti
- via Oriani (sino a civico 20)
- via Manin (da civico 79 a termine via)
- via Vico
- vicolo Chiuso
- via Mulini Grassi
- via Silvana
- via Melchiorre Gioia
- via Bicocca
- via della Rizzola
- via Guido d’Arezzo
- via del Poligono
- via al Colle
- via Campestre
- via Civelli
- via Vannucci
- via della Rovere
- via Bussola
- via del Sarto (sino a civico 18)
- via Beato Angelico
- via Cicchelero
- viale Aguggiari (da civico 181 sino a termine via)
- via Fra’ Galgario
- via Palazzi
- via Bellotto
- via Montello (da civico 29 a civico 45 e civico 60)
- via Guercino (sino a civico 8)
- via Ronchetto Fé
Bregazzana
- via per Bregazzana
- via Mondino
- via Magnani
- via San Sebastiano
- via del Giglio
- via Pasetti
- via Motta Antonio
- via Giovanni Battista Castelli
- via Monte Martica
- via Molinetto
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Ma questi idrocarburi da dove sono sbucati al Campo dei Fiori visto che non mi pare ci siano distributori di benzina a quella quota?
Sulla fonte di idrocarburi, ne hanno parlato – poco – altre testate: pare sia individuata.
Curiosamente istituzioni e testate giornalistiche preferiscono minimizzare, omettere, se non proprio nascondere, tale informazione.
Altrettanto curiosamente, non assistiamo ai soliti toni di severa condanna e richiesta di giustizia, come visti, ad esempio, pochi giorni fa in occasione dell’inquinamento del Margorabbia.