La nuova via del Cairo sarà firmata da Marcello Morandini
A presentarla, nella sede della fondazione Morandini, oltre all'artista c'erano il sindaco Davide Galimberti, il vicesindaco Daniele Zanzi e assessore all'urbanistica Andrea Civati
Il progetto preliminare, a firma dell’architetto Corrado Tagliabue, è già stato regalato dal maestro. I soldi – circa 800mila euro – sono stati già trovati all’interno del bilancio e possono essere ratificati nel consiglio comunale del 2 luglio prossimo.
Insomma, l’ipotesi di una via del Cairo tutta nuova e pedonale, firmata da Marcello Morandini, che proprio in via del Cairo ha trovato la sede e la “casa” della sua Fondazione, non è più solo un’ipotesi.
E a presentarla, proprio nella sede della fondazione, oltre all’artista c’erano il sindaco Davide Galimberti, il vicesindaco Daniele Zanzi e assessore all’urbanistica Andrea Civati.
«Un’opera d’arte che non contribuisce ad allestire museo ma sarà fruibile quotidianamente dai cittadini e dimostrerà come il genio di Morandini è adatto non solo in questo spazio ma anche nella pubblica via» ha sottolineato Davide Galimberti.
I tre componenti di giunta hanno presentato il regalo che l’artista farà alla città come un occasione per cominciare una nuova pedonalizzazione del centro: con una via d’arte a misura di pedone e che collegherà il nuovo parcheggio di via Sempione, ormai in via di conclusione, con il centro storico.
«Ho apprezzato particolarmente il fatto che il progetto della via si concluda davanti al piantone di Via Veratti – ha commentato Daniele Zanzi – ha un grande significato simbolico. Quando vedo cose come queste mi si apre il cuore, mostrano una città viva. Perchè una città è viva se ha una progettualità, un modo di vedersi. Apprezzo molto anche l’inserimento nel progetto di un filare di alberi di ars topiaria (cioè potati in forma geometrica, come sculture) vuole proporre che anche le piante in quella via, diventano opere d’arte».
Il decoro della strada, che sarà realizzato con tre graniti diversi per dare un effetto a tre dimensioni è ispirato a una scultura che è conservata all’interno della fondazione Morandini e in qualche modo ispira anche una continuità tra interno ed esterno della fondazione. «Ci sarà integrazione tra spazi, verde e illuminazione, per questi 230 metri lineari di via che vogliamo realizzare sia per chi la percorre in modo consapevole, sia per chi la percorre in modo inconsapevole – Ha spiegato l’architetto Corrado Tagliabue – Tra le proposte comprese nel progetto ci sono anche delle luci che si attivano solo quando s ci si ferma per conversare, un illuminazione d’accento che mette un faro sulla socialità».
l’opera a cui è ispirata la viaIl cantiere, comunque, è di fatto già finanziato: «Abbiamo lavorato sottotraccia perchè volevamo fare una vera sorpresa alla città – ha spiegato l’assessore Andrea Civati – Mancano poche fasi: praticamente solo il progetto esecutivo, con il quale si può andare a gara. Immagino questo come u luogo meta di visita turistica, una vera opera d arte funzionale all’interno della città. Contiamo di partire con i lavori entro la fine di ottobre».
Il decoro artistico della via è pensato anche per stimolare a ripensare in generale il centro di Varese: «Adesso i professionisti della città hanno l’obbligo di pensare a una Varese nuova – Ha concluso Marcello Morandini – In tanti ci pensavano, anch’io, ma sembrava non fosse possibile metterlo in pratica. E invece lo è».
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